2021 IN GRANDA – Borgo San Dalmazzo, il sindaco Beretta: “Speranza, fiducia e ripartenza”

Bilancio di fine anno per il primo cittadino di Borgo San Dalmazzo, tra speranza per il futuro dopo il difficile periodo dovuto alla pandemia, programmi dell'amministrazione per il centro storico e la stazione ferroviaria e nuovo slancio dato a tutta la comunità dalla vittoria di Marta Bassino

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Gian Paolo Beretta

“Mi auguro che quest’anno si chiuda con speranza, fiducia e ripartenza per un nuovo anno con tanto ottimismo”. Con queste parole il sindaco di Borgo San Dalmazzo, Gian Paolo Beretta, risponde alle domande di Ideawebtv sul bilancio di fine anno 2021.

Sindaco, con quale termine definirebbe Borgo San Dalmazzo?

“Una città che sa coniugare il passato e programmare il futuro. Un’area strategica collocata tra il capoluogo e le splendide valli Vermenagna, Gesso e Stura. Un luogo che sa attrarre e narrare diverse identità. Un territorio con molteplici caratteristiche che rendono speciale Borgo San Dalmazzo: paesaggistiche, storico-culturali, enogastronomiche, turistiche, economiche, sportive, ambientali… e le assicuro che Borgo ha un’infinità di realtà da valorizzare”.

Qual è l’obiettivo che si era posto di raggiungere il primo giorno da sindaco?

“Volevo realizzare una città più vicina ai cittadini. Una realtà umana, capace di rispondere a tutte le esigenze dei suoi abitanti. Nessuno escluso. Volevo essere il sindaco che si prende cura del suo territorio con il modus operandi dell’artigiano che si prende cura in maniera doviziosa dei suoi prodotti con quell’attitudine al fare. E sono felice di dirle che, almeno in parte, credo di esserci riuscito”.

Di cosa va più orgoglioso di questi due mandati da sindaco?

“Di aver migliorato il rapporto tra le persone e l’amministrazione comunale. Certo, le strutture e le infrastrutture erano una priorità nella gestione, ma il mio tempo e il mio telefono erano sempre a disposizione di ogni cittadino. Ma c’è ancora una cosa di cui vado orgoglioso, ed è aver fatto partire la riqualificazione e il rilancio del centro storico, sia dal punto di vista commerciale che residenziale. Un restyling del nostro bellissimo centro storico”.

C’è qualche rimpianto?

“Per il tempo che passa con una macchina burocratica che troppo spesso ha rallentato e ci ha impedito di raggiungere nei tempi previsti, determinati obiettivi.

Qual è stato il periodo più difficile?

“Sicuramente il periodo di emergenza pandemica per il Covid-19. Aver dovuto chiudere letteralmente la città, le scuole, i parchi, il cimitero. La mancanza di comunicazione e di certezza tra le persone. La casa di Riposo Padre Fantino che è quella che ha registrato il maggior numero di vittime nella nostra città.  Vite umane di anziani genitori o nonni che hanno perso la vita senza poter salutare un’ultima volta i propri familiari. Il mio rimpianto più grande è stata l’impotenza di fronte a questo dramma del quale nessuno conosceva gli effetti. Una ferita, come quello di alcuni giovani vittime di incidenti stradali, che mi porterò per sempre dentro”.

E il giorno più bello?

“Il giorno dei risultati del mio secondo mandato, nel 2017, quando sono stato rieletto con circa il 75% di preferenze. Questo è stato il più grande riconoscimento e attestato di stima, e significa che devo aver lavorato bene per la mia città. Un altro esempio di apprezzamento ricevuto è stato quando un artigiano storico di Borgo, lo scultore Armando Allinio specializzato nella lavorazione del legno, ha donato al Comune molti mobili di arredo fatti dal suo laboratorio. E poi come non ricordare un altro evento sicgnificativo e bellissimo. La vittoria della Coppa del Mondo di slalom gigante nel 2021 della nostra Marta Bassino. Grande orgoglio e grandi emozioni ci ha regalato Marta nell’anno dell’uscita dalla pandemia”.

Su cosa si sta concentrando in queste settimane di fine anno?

Nel portare a termini i lavori che mi ero prefissato che tra burocrazia e Covid abbiamo rallentato ma questo non ci ha impedito di portare avanti investimenti e opere come la caserma Mario Fiore per la quale abbiamo dato l’avvio della programmazione, il centro storico con Largo Argenterà che verrà riqualificato nel prossimo anno previo confronto con commercianti e residenti. Ma anche la stazione, centro nevralgico della città, passaggio per il valico di frontiera che verrà riqualificato dal prossimo con fondi europei con un museo interattivo e un centro informativo comunale. Un crocevia per le vallate per uno snodo più integrato con la città. I pannelli solari sopra al municipio e i lampioni della luce oggi sono al 70% a led con un notevole risparmio energetico”.

La richiesta più strana che le hanno fatto i suoi cittadini?

“Più che una domanda strana potrei evidenziare di aver ricevuto minacce. Una minaccia da parte di una persona che si è trovato in difficoltà economiche o lavorative e ha riversato tutta la sua rabbia verso l’amministrazione comunale che era totalmente estranea alla questione. Purtroppo, non troppo spesso però, i sindaci vengono ritenuti responsabili di qualunque cosa e si pensa che possano risolvere tutto. Quello delle minacce è stato un singolo episodio e sicuramente frutto della disperazione”

Quale il suo bilancio per questo 2021, anno di rinascita post-pandemia?

“Che quest’anno si chiuda con un bilancio di speranza, fiducia e ripartenza per l’anno nuovo con tanto ottimismo”

Come è la sua giornata tipo da primo cittadino?

“Da quando mi sveglio a quando vado a dormire mi occupo della mia città, sono operativo tutti i giorni, in ufficio, al telefono e recandomi sul posto per ogni intervento”.

Cosa farà quando non sarà più in Municipio, quali progetti nel futuro di Gian Paolo Beretta?

“Ho tanti progetti lavorativi e non escludo neanche l’insegnamento”.

PROFILO DEL SINDACO GIAN PAOLO BERETTA

Gian Paolo Beretta, classe 1963, nato a Borgo San Dalmazzo, imprenditore nel settore alimentare e poi da sempre impegnato in politica per il proprio territorio.