INALPI scommette sul futuro e costruisce la seconda Torre di 40 m per il latte in polvere (FOTO E VIDEO)

La storica azienda di Moretta, gli unici in Italia specializzati nella trasformazione del latte in polvere, avvia il piano di investimenti 2021-2025 con nuove opere e numeri sempre in crescita. Ne parliamo con il presidente Ambrogio Invernizzi

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Due torri di 40 metri d’altezza per la disidratazione del latte, una gru di 60 metri per montare la seconda, 149 milioni per i prossimi 5 anni da investire nell’azienda cuneese, oltre 300 dipendenti, per un obiettivo ambizioso: 64 tonnellate di latte lavorato in una sola ora. Questi sono solo alcuni dei numeri di Inalpi, l’azienda lattiero-casearia di Moretta (Cuneo), ai piedi delle Alpi, per la quale ricerca e innovazione insieme al radicamento territoriale, sono una filosofia di vita. Innovazione che ieri ha segnato un passo importante nella crescita aziendale con la costruzione di una imponente seconda torre di “sprayatura” per la lavorazione del latte in polvere. L’unica in Italia.

Ne parliamo con Ambrogio Invernizzi, alla guida dell’azienda le cui origini affondano in Valsassina (Lecco), quando nel 1800 Antonio Invernizzi, suo trisnonno, cominciò la sua attività casearia. L’arrivo in Piemonte, nel 1966, si deve ad Egidio, padre di Ambrogio, che inizio a realizzare una vera e propria azienda a conduzione famigliare, Invernizzi e Barattero. Negli anni diventarono fino ad oggi, leader nel settore, senza però perdere mai di vista i valori etici, umani e ambientali che sono tutt’ora la spinta della loro continua crescita. Un’impresa che guarda al futuro, con un’attenzione maniacale alla qualità, al rispetto ambientale e alla sostenibilità. Ma andiamo per ordine.

Intercettato da Ideawebtv, mentre in prima persona segue le grandi manovre di assemblaggio operate dalle stesse gru utilizzate a Genova, per montare i pezzi del ponte San Giorgio progettato da Renzo Piano, Invernizzi ci ha spiegato quali sono i numeri di oggi e gli obiettivi di crescita a breve tempo: “grazie a questa torre, tecnologicamente più avanzata, passeremo dalla lavorazione di 25 tonnellate di latte crudo in 1 ora della prima torre, alle 39 tonnellate con la seconda come ci ha spiegato il presidente – pertanto, quando sarà operativa, potremmo trasformare in 1 sola ora un totale di 64 tonnellate di latte liquido in latte in polvere“.

Questo progetto si inserisce da protagonista nel piano di investimenti da 148 milioni di euro che l’azienda di Moretta ha avviato per gli anni 2021-2025, come ci ha spiegato Invernizzi, e che include anche la costruzione di una terza torre più piccola per lo stoccaggio, un moderno caseificio e l’ampliamento del centro ricerche e sviluppo InLab Solutions, per portare così a termine il percorso di sostenibilità già iniziato molti anni fa. Sostenibilità che può essere una delle parole chiave di tutto il processo.

Quando sarà operativa questa torre presidente?

“Ci auguriamo di poter partire con la lavorazione del latte già da settembre 2022. La struttura che stiamo realizzando sarà alta circa 40 metri, ed oggi, è uno spettacolo vederla assembrare da queste gru che arrivano tranquillamente a 60 metri di altezza e sollevano fino a 800 tonnellate. Ma le anticipo che non ci fermeremo. Ne costruiremo insieme anche una terza, più piccola e dedicata alolo stoccaggio del prodotto finito”.

Quanti dipendenti avete oggi?

“Quest’anno abbiamo raggiunto i 300 dipendenti ma contiamo di incrementare questo dato in futuro, così come crescerà il numero di posti di lavoro indiretti legati agli artigiani che saranno impegnati per la realizzazione delle opere e per gli allevatori che saranno coinvolti in ragione della crescente domanda di materia prima che dovrà alimentare la nuova torre”.

Siete gli unici in Italia a produrre latte in polvere?

“Sì, al momento ci siamo solo noi. E questa seconda torre che stiamo realizzando è una conferma di quanto crediamo in questo prodotto”

NEI VIDEO ALCUNI MOMENTI DELLE OPERAZIONI DI SOLLEVAMENTO E MONTAGGIO DELLA TORRE NELLO STABILIMENTO INALPI DI MORETTA

La prima pietra dell’imponente progetto, lo ricordiamo, è stata posata solo pochi mesi fa, ad aprile. Ieri, invece, era il giorno della costruzione e del montaggio delle varie parti della torre (progettata da Tetra Pak), alla presenza dei tre fratelli Invernizzi, Ambrogio, Pier Antonio e Giovanni insieme ai consiglieri regionali del Piemonte, Paolo Bongiovanni e Paolo De Marchi e ad alcuni rappresentanti del direttivo di Confapi Cuneo, gli imprenditori Claudio Bertolotto, Massimo Albertengo e Magno Garro. Una giornata importante per Inalpi, ma anche per lo sviluppo di un territorio che sa guardare al futuro con la forza delle proprie radici e con quella consapevolezza di essere i protagonisti del settore che rappresentano. Infatti, Inalpi è leader di settore. L’unica azienda nel nostro Paese che, tra le altre cose, produce latte in polvere partendo dal prodotto originario, latte crudo e 100% italiano, piemontese in particolare. Tutti gli allevatori sono selezionati uno ad uno all’interno di una filiera controllata, sostenibile e certificata. Il latte in polvere è quindi un comune e naturale latte vaccino che si ottiene mediante la disidratazione attraverso processi meccanizzati

Come viene disidratato il latte e quali sono gli utilizzi in cucina?

“In poche parole viene eliminata la parte acquosa, cambiando così la consistenza del latte e trasformandolo in polvere. Per utilizzarlo sarà dunque sufficiente integrare acqua nelle giuste quantità, circa 90 ml di acqua per 10 gr di prodotto per ottenere di nuovo il latte sotto forma liquida. Gli utilizzi di questo ingrediente sono molteplici, dal gelato ai prodotti di pasticceria, dalla cioccolato al latte per l’infanzia”.

Il latte disidratato ha tra i vantaggi anche la lunga conservazione?

”Sì, infatti, se vogliamo guardare alcuni dati sui tempi di conservazione, la scadenza del latte in polvere disidratato è di circa 18 mesi; quello fresco dura al massimo 6 giorni; quello a lunga conservazione “UHT” 3 mesi, mentre quello sterilizzato 6 mesi. Ma non solo. I vantaggi per l’ambiente sono notevoli anche in termini di trasporto del prodotto e stoccaggio nei magazzini”.

Infatti, dal vostro sito si capisce che un altro valore aggiunto della vostra azienda è il piano di sostenibilità.

“Siamo da sempre particolarmente attenti al rispetto dell’ambiente attraverso l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili e nel corretto riutilizzo e smaltimento delle acque di lavorazione”.

  • Segue una breve descrizione su come funziona il processo di sprayatura

Tecnica spray-dry: questo procedimento è basato sull’atomizzazione del latte pastorizzato ed omogeneizzato e spruzzato attraverso sottili ugelli che formano piccolissime goccioline le quali, passando in una camera dove una corrente d’aria calda a 150 °C evapora l’umidità presente, formando la polvere.