Il successo di Bra, Raschera e Toma piemontese prosegue anche a “Il Magico Paese di Natale” di Govone

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Bra, Raschera e Toma Piemontese allietano il clima delle feste inserendosi in una kermesse che è diventata un punto di riferimento fisso sul calendario dei tre Consorzi: “Il Magico Paese di Natale” di Govone.

La celebre manifestazione, giunta ormai alla XV edizione e in calendario fino al 19 dicembre, attira da anni un’affluenza considerevole di visitatori da tutta Italia e dall’estero, confermandosi uno dei momenti più attesi, in virtù anche della sua capacità di unire i migliori sapori del nostro territorio al clima speciale tipico delle festività invernali.

“È un grande orgoglio poter rinnovare la nostra presenza ad uno degli appuntamenti più importanti per quanto riguarda la valorizzazione dei prodotti locali”, commenta Franco Biraghi, Presidente dei tre Consorzi di tutela, che evidenzia: “Questi formaggi rappresentano, da sempre, la punta di diamante della provincia Granda, grazie alla loro bontà intrinseca e all’estrema versatilità che li contraddistingue”. Proprio quest’ultima è al centro della creatività con cui lo chef Diego Bongiovanni darà prova dei variegati utilizzi delle Dop, in occasione del Festival del Cibo nel corso del quale, mercoledì 8 dicembre, si terrà uno show cooking in cui Bra, Raschera e Toma Piemontese saliranno sul palco del gusto, all’interno della ricetta ‘Conchiglioni ai formaggi in guazzetto di pomodoro’, in tre diversi momenti: alle 11, 14.30 e 16.30.

La presenza dei tre formaggi è garantita anche ad Asti, città che accoglie le casette del mercatino e dove è possibile degustarli e acquistarli direttamente dal Consorzio all’interno di uno degli stand in legno che affollano Corso Alfieri. Caratterizzati da sfaccettature di sapori che sono imprescindibili all’interno di ogni cucina che si rispetti e che spaziano dalla dolcezza del Bra Tenero alla sapidità della versione dura, passando attraverso la delicatezza della Toma Piemontese e la morbidezza del Raschera, tali Dop rappresentano “un tesoro inestimabile, un vero e proprio patrimonio gastronomico per una Provincia da sempre apprezzata anche per il buon cibo – evidenziano i vice presidenti dei tre Consorzi Marco Quaglia e Mario Cappa -. L’eterogeneità di questi prodotti è alla base di un successo che parte dai piatti tipici della tradizione piemontese e che non smette mai di stupire e soddisfare i gusti e i palati di tutti coloro che vogliono lasciarsi travolgere da un’apoteosi di gusto che apporta quel quid in più al periodo più magico dell’anno”.