“Premio Gratitudine” consegnato alla Fondazione Giovanni Armenise Harvard (VIDEO e FOTO)

Dalla Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus. Evento svoltosi alla struttura ospedaliera di Verduno

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Nell’auditorium dell’ospedale “Michele e Pietro Ferrero” di Verduno, questa sera, è stata assegnata la sesta edizione del “Premio Gratitudine” (dalla Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus che celebra la cultura della donazione ndr).

Premio consegnato alla Fondazione Giovanni Armenise Harvard di Boston che, attraverso il Career Development Award, aiuta giovani ricercatori a far partire il loro laboratorio di ricerca in Italia. La Fondazione Giovanni Armenise Harvard dal 1996 sostiene la ricerca biomedica di base, aiutando i ricercatori a realizzare la loro visione e contribuendo così ai progressi nelle conoscenze fondamentali.

Il biotecnologo braidese Alessandro Bertero (che dirige un gruppo di ricerca nel Centro per le Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino ed è prof. associato nel dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze della Salute) ha proseguito le ricerche a Torino grazie a una borsa da un milione di dollari assegnata dalla Fondazione Giovanni Armenise Harvard. In precedenza, aveva lavorato a Cambridge e Seattle, la Fondazione ha investito, ad oggi, più di 34 milioni di dollari nella scienza italiana.

In collegamento da Boston, è intervenuta Lisa Mayer (direttore esecutivo della Fondazione Armenise Harvard). Interventi del DG della Fondazione Ospedale Alba-Bra Luciano Scalise, del presidente Bruno Ceretto, alla presenza dei soci della Fondazione albese-braidese, del direttore generale ASL CN2 Massimo Veglio, dell’assessore regionale alle Sanità Luigi Genesio Icardi.

A ritirare il “Premio Gratitudine” e la scultura stilizzata della parola “THANK YOU” realizzata da Gufram (azienda leader del design italiano dal 1966), la direttrice dei programmi italiani della Fondazione Giovanni Armenise Harvard Elisabetta Viali.

La Fondazione ospedale Alba-Bra ringrazia la Fondazione Giovanni Armenise Harvard, che attraverso il finanziamento della ricerca di base nel settore biomedico favorisce lo sviluppo di conoscenze fondamentali sulla fisiologia umana e sui meccanismi patologici per arrivare allo sviluppo di terapie per le malattie più diffuse, premiando e portando in Italia giovani ricercatori che restituiscono eccellenza al sapere del nostro paese“.