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«Inalpi raddoppia con il territorio»

Il presidente Invernizzi sulla “seconda torre”: «Il lavoro cresce nel segno del risparmio energetico»

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Nel giro di pochi mesi la seconda “torre del latte” di Inalpi sarà completata e subito operativa. Si tratta di un progetto decisamente importante, con investimenti per 25 milioni di euro, che prevede il raddoppio della produzione di latte in polvere ottenuto seguendo i dettami dell’Industria 4.0. L’incre­mento occupazionale sarà di oltre 15 unità in più in aggiunta ai 200 occupati già presenti in azienda, con almeno 70 nuovi lavoratori che si stima entreranno nell’indotto. Sono numeri provvisori destinati a crescere. «I ristoranti, i bar e gli alberghi della zona sono sempre pieni da quando sono cominciati i lavori», spiega lo stesso Ambrogio Invernizzi, presidente di Latterie Inalpi, «e il mio amico Giovanni Gatti, sindaco di Moretta, mi ha fatto notare che il nostro comune fa registrare un aumento di residenti, in netta controtendenza con gli altri comuni limitrofi».
Ecco uno dei tanti risvolti positivi dell’operazione “seconda torre” che Inalpi, come sempre, ha portato avanti nel rispetto di uno scrupoloso piano di sostenibilità, attraverso l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili e nel corretto riutilizzo e smaltimento delle acque di lavorazione. Nel frattempo, è arrivato anche il riconoscimento del Mise con un contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato per circa 9.8 milioni. Il ministro Giorgetti ha sottolineato: «La ricerca e l’innovazione restano fattori centrali dello sviluppo e della crescita economica e il Mise sostiene progetti che puntano alla trasformazione tecnologica dei processi produttivi di aziende come Inalpi che innovano e investono nel settore agroindustriale».
Inalpi raddoppia perché la domanda di latte in polvere è in crescita, mentre la produzione resta ancora inferiore. E oltre cento aziende agricole aspettano di poter entrare in Compral per conferire il latte (di qualità) a Inalpi. Ma con la nuova infrastruttura la produzione di latte avrà un deciso incremento. Prima destinataria del latte, la Ferrero di Alba, con cui Inalpi ha potenziato la partnership. «Dalla seconda metà del prossimo anno, diciamo che da agosto in poi, potremo raddoppiare la produzione», ci spiega In­ver­nizzi. Il presidente poi confida anche che assieme all’enorme soddisfazione di aver centrato un grande traguardo, c’è il peso per l’impegno affrontato: «Nulla è mai facile. I tempi sono stati allungati dai ritardi dovuti alla carenza delle materie prime e anche della manodopera specializzata, inoltre l’iter del finanziamento è stato complesso, ogni centimetro ce lo siamo guadagnato».
L’idea della seconda torre era partita da lontano: «Già un anno fa avevamo sottoscritto il nuovo contratto con Ferrero, ma il progetto era stato avviato poco prima del lockdown».
E le novità non si fermano qui. Invernizzi rivela che dietro l’angolo c’è il nuovo centro di ricerca e sviluppo su un’area di 2 mila metri quadri per nuovi prodotti, oltre ai lavori nello stabilimento di Peveragno. E poi il previsto rinnovamento del depuratore per arrivare all’obiettivo di utilizzare sempre la stessa acqua nelle fasi di produzione. Perché, a proposito, l’attenzione per il risparmio energetico resta alta. «Amplieremo la cogenerazione di energia in un anno, con l’obiettivo di farne una fonte unica di approvvigionamento per l’azienda», aggiunge il numero uno di Inalpi.
Insomma, la visione è ampia. «Vogliamo sempre di più diventare un riferimento per le comunità del Cuneese e del Torinese, nel sistema imprenditoriale piemontese, allungando la prospettiva di dieci anni. Abbiamo coinvolto sempre più stalle, con contratti a lungo termine dando maggiore serenità ai lavoratori: non a caso, sono sempre di più i giovani che decidono di restare sul territorio puntando su questa opportunità che siamo orgogliosi di condividere».
Sull’operazione la chiosa dell’assessore regionale allo sviluppo delle Attività Produttive, Andrea Tronza­no, che ha commentato: «Que­sta è la dimostrazione lampante di un sistema produttivo piemontese che non si ferma, che investe e guarda al futuro con ottimismo e prospettive di crescita. L’aiuto dello Stato e della Regione rappresenta la risposta concreta delle istituzioni che fanno gioco di squadra con il territorio».

BaNNER
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