Santo Stefano Roero: riapre la scuola dell’infanzia

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Dopo un lungo periodo di apnea sociale, la scuola dell’infanzia di Santo Stefano Roero si prepara a riaprire. La notizia, giunta direttamente da parte del sindaco Giuseppina Facco nella serata di martedì 16 novembre, era attesa da tempo nel paese: per sciogliere quello che era divenuto una sorta di incubo, esploso a metà dello scorso mese di luglio, nel pieno della cosiddetta “Operazione Feudo” operata dalla Guardia di Finanza di Cuneo intorno alle pregresse, presunte malversazioni sulla gestione del Comune roerino.

La serrata dei cancelli era stata dettata e disposta a causa di alcune serie carenze documentali circa l’agibilità del fabbricato: creando non poche difficoltà nello svolgimento dell’attività educativa, sia nell’immediato istante della chiusura (si pensi all’Estate Ragazzi, allora in corso e con parziale base i quei locali), sia nel normale funzionamento annuale.
Da lì, poco prima delle elezioni comunali di inizio ottobre, era partito un grido di dolore morale da parte dei genitori dei bambini che frequentano tale scuola, gerarchicamente dipendente dall’Istituto Comprensivo di Montà: con tanto di nota indirizzata a tale Ente, oltre che al Provveditorato agli Studi della Provincia di Cuneo.

Ora, la svolta e la risposta a quell’ideale “quando, quando, quando” espresso da mamme e papà: che non intendevano fare il verso alla celeberrima canzone di Tony Renis, quanto ottenere risposte a proposito di quel normale, legittimo bisogno di normalità.
Via i lucchetti e le bandelle bianche e rosse, ora, già da lunedì: «Per ripartire -come spiega il primo cittadino- con tutte le possibilità dopo le pulizie, la revisione della caldaia, e ogni altro accorgimento: come quando si riapre una casa chiusa da tempo».

La Facco ha sottolineato l’immediata condivisione della notizia della riapertura con il prof. Piermario Demichelis, dirigente dell’Istituto comprensivo montatese, e il generale clima di soddisfazione per questo fatto più che auspicato.

E i genitori? «Credo proprio che siano felici a loro volta, tant’è che un gruppo di loro si è offerto di fare le pulizie». E’ un paese che ricomincia, piano piano.

Paolo Destefanis