Bra, Raschera e Toma Piemontese protagonisti del programma di cucina “Sapori in tavola” e di nuovi attesissimi eventi

Un viaggio a trecentosessanta gradi nell’universo dei grandi formaggi piemontesi, con i migliori chef che ne illustrano utilizzi e caratteristiche

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Se c’è qualcosa che caratterizza la nostra cucina è l’eterogeneità delle proposte che compaiono sui menù della tradizione. Certezze culinarie in cui è bello rifugiarsi, rassicurati da quei sapori che ci accompagnano da sempre. Per non sconfinare nella monotonia occorrono, però, delle pennellate creative che sappiano tener conto dei punti di partenza apportando novità stuzzicanti e originali; esattamente quello che fanno tre dei formaggi più amati: il Bra, il Raschera e la Toma Piemontese. Con un gusto unico e inimitabile, i giusti valori nutrizionali e, soprattutto, la loro estrema versatilità.
L’abilità di amalgamarsi alla perfezione con differenti ingredienti, emerge nel fortunato programma in onda su Telecupole Bra, Raschera e Toma Piemontese presentano: “Sapori in tavola” (canale 15 Piemonte, 119 Lombardia, 94 Liguria, 824 Sky, 422 Tv Sat – lunedi ore 20.40, martedì ore 10, sabato ore 14.30), in cui rinomati chef di Cuneese, Langhe, Roero, Liguria e Toscana raccontano come impiegare questi formaggi per dar vita a proposte culinarie pronte a meravigliare gli spettatori che saranno travolti dalla voglia di mettersi alla prova e replicarle. Quarantotto minuti di alta cucina che valica i confini piemontesi, sconfinando nella tradizione culinaria di altre regioni italiane per creare una sinergia tra ingredienti differenti, dando vita a pietanze che sono un trionfo di sapori e ricordi. Perché, sovente, tutto parte proprio da lì, dalla memoria di quelle ricette che ci accompagnano da sempre, essendo presenti nelle occasioni più importanti: tra queste figurano gli gnocchi viola con Raschera, un piatto amato da grandi e piccini che lo chef Gianni Siccardi (Ristorante Al Cantun di Frabosa Soprana) ci presenta in versione autunnale, accompagnato dalla dolcezza di questa Dop che ci avvolge come una calda coperta. I grandi formaggi piemontesi non conoscono stagioni ma si adattano perfettamente a quella corrente, rendendo ancora più piacevole la convivialità domestica e facendo i giusti onori di casa. Come nel caso di una densa crema di zucca al Bra Duro, proposta dallo Chef Giuseppe Colletti (scuola di cucina O’ Sole Mio di Diano Marina) altresì noto come il cuoco delle star: una stella Michelin in Inghilterra nel ristorante Zafferano e l’orgoglio di servire nomi come Madonna, Naomi Campbell, Brad Pitt, Mourinho, Obama e Putin. Dall’Inghilterra alla tipicità dei sentori delle nostre zone, questi formaggi si confermano i protagonisti ideali per arricchire i piatti più amati tra cui non può certo mancare la pasta: quella casereccia, realizzata artigianalmente con maestria e passione, tramandandosi la ricetta da una generazione all’altra; è il caso dei Sugeli proposti da Paolo Pavarino (Centro di Formazione Professionale di Cebano Monregalese) che ci regala una ricetta pronta a riaccompagnarci per mano nelle cucine delle nostre nonne, in cui la morbidezza della Toma Piemontese emerge in tutta la sua delicatezza: passo dopo passo, lo chef, che porta con sé un bagaglio considerevole di esperienze gastronomiche regionali, ci guida in un racconto da cui lasciarsi trasportare. Girata l’ultima pagina troverete il piatto finito, degna conclusione di questo viaggio saporito. Non solo gusto ma anche tanta genuinità e valori nutrizionali di grande importanza: proprio sulle proprietà fondamentali di questi formaggi si sofferma la nutrizionista dott.ssa Gigliola Braga che, con professionalità e immediatezza, mette le sue competenze a disposizione degli spettatori, illustrando i benefici di Bra, Raschera e Toma Piemontese e soffermandosi sul perché non debbano mai mancare all’interno di una dieta sana ed equilibrata.
“Sapori in tavola” è qualcosa di più di un semplice programma avente per tema la cucina: si tratta, piuttosto, di una full immersion in un universo che, proprio perché è così amato, vale la pena conoscere in tutte le sue sfaccettature: di gusto, di impiego, di storia e di salute.

Articolo a cura di Linda Arnaudo