La cerimonia di consegna dei Premi Internazionali Res Publica 2021

Sabato 30 ottobre alle 15, presso la Sala Ghislieri (ex chiesa di Santa Croce) a Mondovì Piazza

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Durante l'edizione 2019

Sabato 30 ottobre alle ore 15, presso la Sala Ghislieri (ex chiesa di Santa Croce) di Mondovì Piazza, si terrà la consegna del Premio Internazionale Res Publica, attribuito a singoli e associazioni che si prodigano a favore del bene comune e del senso civico.

Giunto alla quarta edizione, il Premio 2021 riguarda attività che si sono distinte in quattro comparti: “Protezione civile”, “Violenza contro le donne”, “Speranza di vivere”, “Rifugiati di guerra”. Il premio della prima sezione è congiuntamente assegnato all’Associazione Nazionale Alpini (ANA), rappresentata dal presidente Sebastiano Favero e al Gen. Francesco Paolo Figliuolo, Commissario straordinario per l’emergenza Covid, che “per sopraggiunti impegni istituzionali” parteciperà all’evento da remoto.

Per la seconda sezione il riconoscimento è attributo al Soccorso Violenza Sessuale e Domestica (SVSeD), parte del Policlinico Mangiagalli di Milano, e consegnato alla fondatrice, dott.ssa Alessandra Kustermann.

Il terzo premio è conferito al fisioterapista di origine cebana Alberto Cairo, l’Angelo di Kabul, (ritira il premio il fratello) per l’impegno al recupero fisico delle vittime da mine anti-persona, attraverso i servizi del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR). La giuria premia infine il diplomatico Filippo Grandi, Alto Commissario ONU per i Rifugiati che interverrà di persona alla cerimonia. Il Premio Res Publica, consiste in una scultura bronzea di Riccardo Cordero conferita individualmente.

Nel noto affresco del 1338 al Palazzo Pubblico di Siena, Ambrogio Lorenzetti rappresenta le conseguenze della gestione onesta della Res Publica, in famiglia, azienda e politica – dichiara Antonio Maria Costa, tra gli ideatori del Premio -. L’affresco è attualizzato nel logo del Premio, che appunto nasce per stimolare senso civico, integrità e professionalità come linee guida nei comportamenti individuali e collettivi. Uno stimolo che va avvertito e impartito a tutti i livelli: tra i giovani, agli imprenditori, e per noi comuni cittadini. I premiati del 2021 mostrano come difendere il bene comune in pace come in guerra, nel benessere come nella povertà; non importa il genere, l’etnia o la fede. Sono personaggi e istituzioni che si prodigano a favore della protezione civile, contro la violenza sulle donne, e per proteggere con tutte le loro forze la speranza di vivere dei feriti e dei rifugiati di guerra”.

La consegna del Premio Res Publica si aprirà con una tavola rotonda sul tema “Dall’io al noi, come il cuore dei giovani può salvare il mondo”. Il dibattito intende illustrare come, fino dalla gioventù, il prevalere del “nostro” contro il “mio”, del “bene pubblico” rispetto al “bene personale” sono concetti semplici, eppure rivoluzionari in un’epoca segnata da disimpegno verso i valori fondamentali del vivere civile. Premiare chi si impone a favore del prossimo vuole dire imporre l’etica della civile convivenza, e della civiltà che ci ha accompagnato nei secoli. Quindi, a seguire, due padrini consegnano il trofeo a ciascun premiato e leggono le motivazioni redatte dalla giuria internazionale che l’attribuisce. Video specializzati illustrano l’attività svolta da ciascun laureato al premio, il/la quale è invitato a esporre le motivazioni personali che hanno indotto comportamenti tanto insigni. Negli intervalli la musicista Maria Jose Borello si esibisce all’arpa. Sono attesi a Mondovì esponenti delle associazioni di categoria, autorità civili e militari, tra esse numerosi dignitari dell’ANA, oltre a parlamentari e ministri della zona e il governatore della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

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