Grande mostra a cielo aperto “Cuneo Provincia Futura”

Le proiezioni luminose a Cuneo, Alba, Bra e Mondovì saranno fruibili liberamente sino al 21 novembre dal giovedì alla domenica dalle 19 alle 22,30

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La Fondazione Crc accende le luci di “Cuneo Provincia Futura – La più grande mostra a cielo aperto”, dedicata alle sfide del futuro e composta da dieci videoinstallazioni luminose e sonore, uniche e originali, studiate dal regista e show designer Alessandro Marrazzo.
Venerdì 22, dopo l’inaugurazione ufficiale dell’evento espositivo in piazzetta del Grano (via Roma, a lato del Municipio) alla presenza dei vicepresidenti della Fondazione Crc Ezio Ra­viola e Francesco Cappello, del direttore generale Roberto Gior­dana, della madrina Elisa Mu­riale e del regista Ales­sandro Marrazzo, si sono accese in sequenza le installazioni del capoluogo provinciale; mentre sabato 23 si sono accese anche le installazioni di Mondovì (rione Piazza), quella di Bra (piazza Caduti della Libertà) e quelle di Alba (piazza Risorgimento e piazza Ferrero).
«Abbiamo iniziato a lavorare a Cuneo Provincia Futura in uno dei momenti più difficili degli ultimi anni: volevamo promuovere una manifestazione capace di far riflettere sui grandi cambiamenti in corso e, insieme, far rivivere alle persone l’emozione di partecipare a un evento dal vivo, pur con le necessarie attenzioni dettate dall’emergenza sanitaria», commenta Ezio Raviola, vicepresidente della Fondazione Crc. «Con Cuneo Provincia Futura realizziamo non solo un evento, ma un vero e proprio progetto di valorizzazione territoriale, che per la prima volta porta a Cuneo, Alba, Bra e Mondovì una mostra a cielo aperto, in collaborazione con amministrazioni locali, enti e imprese del territorio che hanno creduto in questo progetto. I temi al centro delle 10 installazioni, le modalità e i luoghi scelti sono connessi alle attività della Fondazione e alle tre sfide individuate dal nostro Piano Pluriennale 2021-24 per i prossimi anni: +Sostenibilità, +Comunità, +Competenze».
«Ho cominciato a pensare al progetto di Cuneo Provincia Futura nei giorni di inquietante irrealtà che hanno caratterizzato il 2020. Questo strano periodo ha fermato il tempo, ma ha anche fermato in un certo senso il futuro. Ripensare il futuro era il tema sul quale volevo coinvolgere il pubblico. Volevo rendere quelle facciate, quelle strade, quelle piazze protagoniste di una nuova vita: per questo la luce e tutte le tecnologie più all’avanguardia sono le protagoniste di questa mostra ed è così che ho realizzato le 10 installazioni come una grande orchestra, in cui gli strumenti musicali sono diventati luci, videoproiezioni, laser, scenografie, suoni», precisa il regista e show designer Alessandro Marrazzo, ideatore della mostra.
A Cuneo le videoinstallazioni di Cuneo Provincia Futura sono sei. Nella serata di presentazione della mostra sulla facciata di Palazzo Vitale, sede della Fondazione Crc in via Roma, è stato indagato il rapporto tra uomo, macchine e natura grazie a un cucciolo di robot, protagonista di videoproiezioni dinamiche in grado di muoversi liberamente nello spazio ed emblema di una presenza sempre più massiccia delle macchine nella nostra vita quotidiana. L’asse di via Roma, con un fulcro nella piazzetta del Grano, è stato trasformato in un fiume in piena per riflettere sulle conseguenze dello scioglimento dei ghiacciai e dell’innalzamento degli oceani con un set tridimensionale di 30 metri e un videomapping immersivo a 360°. In piazza Virginio si è ragionato sulla conquista dell’immortalità, sogno ricorrente del genere umano incarnato da ologrammi tridimensionali so­spesi nel vuoto tra luci al neon e specchi d’acqua vera. Nel cortile del Complesso di Santa Croce, una porzione di foresta pluviale ricreata in un caleidoscopico cubo ha indotto il pubblico a ragionare sulla deforestazione raccontando il suo ciclo vitale inserito in una scenografia luminosa creata da ledwall, videoproiezioni e luci architetturali. In piazza Ga­limberti un monumentale laser mapping che si sviluppa su 3.000 metri quadrati di superficie, le architetture dell’intera piazza, ha affrontato il tema dell’intelligenza artificiale e della quarta rivoluzione industriale, il processo che porterà alla produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa. In piazza Europa le videoproiezioni, realizzate con una tecnica dinamica pressoché sconosciuta in Italia, sono state dedicate alla natura e alle specie in via di estinzione: sulle fronde degli alberi, cedri dell’Atlante, sono state proiettate immagini di animali alternate alla parola “aiuto” tradotta nelle venti lingue più diffuse al mondo.
Nello Spazio Innov@zione della Fondazione Crc in via Roma 17, aperto dalle 17 alle 22,30 dal giovedì alla domenica, è stato inoltre allestito un percorso introduttivo e riepilogativo dell’esposizione. Gli ambienti ospitano dieci parallelepipedi luminescenti che rappresentano, ciascuno in un colore diverso, le dieci installazioni luminose che compongono la mostra a cielo aperto. I solidi, ciascuno con il proprio volume e con grafiche testuali che descrivono nel dettaglio i vari aspetti del progetto, evocano le differenti location fisiche che ospitano le installazioni: pensati come elementi a sé stanti, se avvicinati tra loro si trasformano in una ideale e stilizzata visione notturna di una città del futuro. Un grande videowall sullo sfondo completa l’effetto emozionale.