Vaccinazioni in Piemonte: nuove decisioni dell’Unità di Crisi

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Foto da regione.piemonte.it

Numerose le decisioni assunte ieri pomeriggio durante la riunione settimanale dell’unità di crisi con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi.

Prorogato al 30 novembre l’accesso diretto per le prime dosi. Per continuare a incentivare e rendere il più possibile agevoli le nuove adesioni alla vaccinazione, la Regione Piemonte ha deciso di prorogare per un altro mese gli accessi diretti per le prime dosi fino a fine novembre (scadevano il 31 ottobre).

Prenotazioni per le terze dosi della fascia 60-79 anni. Per ottimizzare i tempi ed evitare le code, da oggi tutti i cittadini di età compresa tra i 60 e i 79 anni che hanno già completato il percorso vaccinale da almeno 6 mesi (ad eccezione dei soggetti affetti da patologie gravi) hanno la possibilità di prenotare un appuntamento per la dose addizionale, la cosiddetta “terza dose”, attraverso il portale www.ilPiemontetivaccina.it (è possibile selezionare e scegliere sia giorno e ora per la somministrazione della dose aggiuntiva che l’hub in cui recarsi).Resta sempre valida, fino al 31 ottobre, anche la possibilità di accesso diretto agli hub vaccinali.

I 60-79enni che finora in Piemonte hanno concluso il ciclo vaccinale sono oltre 680.000. Di questi, 164.000 potranno accedere alla terza dose già tra ottobre e novembre, avendo ricevuto l’ultima dose da almeno 6 mesi come previsto dalle disposizioni ministeriali.

Richiamo per Johnson&Johnson. Coloro che rientrano in una delle categorie autorizzate ad oggi per la dose “booster” di vaccino antiCovid, la cosiddetta “terza dose”, e hanno ricevuto il monodose Johnson&Johnson da almeno 6 mesi riceveranno il richiamo con Pfizer. Si tratta in particolare degli over60. Per le altre fasce d’età vaccinate con J&J si attendono invece al momento le indicazioni da parte dell’autorità sanitaria nazionale.

Dopo 40 mila vaccini il Valentino va in stand by come hub vaccinale. Alla luce dell’avanzamento della campagna vaccinale, che ad oggi vede meno la necessità di specifici Open day e visto anche l’abbassamento delle temperature che implicherebbe un elevato costo di riscaldamento, l’hub del Valentino di Torino viene messo in stand by come centro vaccinale e resta pronto in configurazione ospedaliera, qualora dovesse essere necessario (al momento in Piemonte si conferma una bassa occupazione dei posti letto per Covid e la situazione è sotto controllo, per cui ci si augura che questa ipotesi non debba verificarsi).

Attraverso l’hub del Valentino dal 4 giugno ad oggi, in 21 weekend di attività, oltre all’Open day della vigilia di Ferragosto, sono state vaccinate quasi 40.000 persone, grazie al supporto dell’AOU Città della Salute di Torino e dell’Asl Città di Torino.

Situazione negli aeroporti. Per fare il punto sulla situazione negli aeroporti piemontesi e valutare eventuali criticità, soprattutto per gli arrivi dai Paesi in cui si riscontra al momento un incremento importante del contagio, verrà convocata nei prossimi giorni una riunione straordinaria da parte della Regione Piemonte con tutti gli interlocutori coinvolti.