«Saremo paladini delle colline langarole»

A Cortemilia, in seguito all’anteprima andata in scena al Pala Alba, la Confraternita della Tonda Gentile ha consegnato il Premio Fautor Langae a Fondazione Ospedale Alba-Bra, Aldo Cazzullo e Fulvio Marino

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Grande partecipazione domenica 5 settembre, nella chiesa di San Francesco, a Cortemilia, per la consegna del Premio Fautor Langae-Nocciola d’Oro, ideato dalla Confraternita della Tonda Gentile di Langa per premiare persone, enti, associazioni e realtà locali che, in virtù del loro forte radicamento al territorio, contribuiscono in ma­niera significativa a valorizzare l’area langarola e le sue eccellenze.
Dopo i saluti del sindaco Ro­berto Bodrito, introdotti dal gran maestro della Confra­ternita Ginetto Pellerino e dalla fisarmonica del maestro Walter Porro, sono stati premiati la Fondazione Ospedale Alba-Bra Onlus nella persona del presidente Bruno Ceretto, lo scrittore e giornalista Aldo Cazzullo e Fulvio Marino, dell’omonimo mulino, panificatore e ospite fisso del programma di Rai Uno “È sempre mezzogiorno” condotto da Antonella Clerici.
La premiazione è avvenuta alla presenza di Jerome Fenoglio, direttore del quotidiano francese Le Monde, di origini cortemiliesi, che è stato nominato ambasciatore della nocciola “Tonda Gentile” di Langa nel mondo.
Nel corso della manifestazione sono stati ricordati il pasticcere Giuseppe Canobbio e il panettiere Romano Cane, scomparsi di recente, oltre al compianto Gigi Paleari, storico gran maestro della Confraternita cortemiliese. L’evento è stato preceduto, sabato 4, da un’anteprima promossa presso il Pala Alba, con la collaborazione di Con­findustria Cuneo.
L’imprenditore vitivinicolo al­be­se Bruno Ceretto, presidente della Fondazione Ospedale Al­ba-Bra, ha dichiarato: «In Valle Bor­mi­da e in Valle Belbo andavo da giovincello per giocare a pallapugno. Dopo le partite, si mangiava e poi tutti sul palchetto da ballo. Questi luoghi sono speciali; valorizziamoli puntando sul turismo sostenibile e sul recupero degli edifici abbandonati. Come Fondazione Ospe­dale, cerchiamo di essere al fianco di questi territori in tanti modi, a partire dall’ambulatorio mobile, acquistato grazie all’impegno solidale dell’artista Va­lerio Berruti, che oggi porta i vac­cini a casa di chi ha difficoltà a spostarsi ad Alba o Verduno. Lo spirito della Fondazione è questo. Con grande concretezza abbiamo messo in campo oltre 23 milioni di euro per rendere l’ospedale di Verduno un’eccellenza sotto tutti i punti di vista: dall’accoglienza a ospiti e familiari al parco circostante (che, una volta completato, avrà una funzione terapeutica), all’alimentazione. Le potenzialità so­no enormi. Dob­biamo imparare dai nocciòli che, pur avendo le radici ben piantate tra le nostre colline, con il sapore dei loro frutti sanno inebriare il mondo». Concetti ribaditi dal delegato dei soci fondatori cortemiliesi della Fondazione Ospedale, l’imprenditore Gianni Bonino, il quale ha rimarcato l’importanza di alcuni interventi realizzati a favore del territorio, come la pista per l’atterraggio notturno dell’elisoccorso, rivolgendo un ringraziamento all’ex sindaco di Corte­milia Giancarlo Veglio e al direttore della Fondazione Luciano Sca­lise per l’impegno profuso a favore dell’ente.
Il giornalista Aldo Cazzullo ha commentato: «È un’emozione tornare nelle mie terre d’origine. Questi luoghi hanno saputo andare oltre la “malora”. Qui la terra è certamente magica e misteriosa, come dimostrano i suoi frutti, e la gente del posto, con sacrificio, tenacia e inventiva, ha saputo fare la differenza. Prendiamo la generazione che ha ricostruito le Langhe dopo la guerra: queste persone hanno lavorato tantissimo ed è grazie a loro se oggi abbiamo raggiunto questi livelli di sviluppo. Peraltro, hanno avuto anche il merito di creare il senso di comunità. Lo si avverte ancora ora, lo avverto pure io e ne sono orgoglioso».
Il panificatore e divulgatore Ful­vio Marino ha affermato: «Sono orgoglioso di questo premio che dedico ai miei nonni: Felice, mugnaio tenace, e Renzo, oste creativo. Il loro modo di essere ha influito sul mio percorso di crescita».
Il gran maestro della Confra­ternita Ginetto Pellerino, in conclusione, ha tracciato un bilancio ai microfoni della Rivista IDEA: «Un successo di pubblico e visibilità, all’insegna della nocciola. I premiati sono esempio di tenacia, creatività e capacità di comunicare, qualità tipiche dei langhetti. Ora ci aiuteranno a portare nel mon­do il nome di Cortemilia e del­l’Alta Langa».