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«Il nostro gruppo porterà tanto entusiasmo»

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Il ritorno alla normalità, dopo le limitazioni im­poste dall’emergenza sanitaria, passa an­che (e soprattutto) dalle iniziative, vitali e coinvolgenti dei borghi albesi. In questo sen­so, risulta particolarmente significativa l’attività che riguarda il Borgo di San Lorenzo: dal 10 al 12 settembre la Compagnia Sban­die­ratori e Musici del Borgo parteciperà infatti alla Parata Nazionale della Bandiera a Cattolica. Ha voluto incoraggiare il gruppo la storica presidente del Bor­go di San Lo­renzo, Ines Ma­nis­sero: «Vo­glio augurare loro il meglio e trasmettere un forte “in bocca al lupo”. Li ho visti impegnarsi costantemente durante l’estate, ogni sera, nonostante il caldo e la stanchezza. Non posso che essere riconoscente nei confronti di questi giovani che tanto stanno facendo per ben figurare all’importante parata a cui parteciperemo. E, allora, mettetecela tutta, alzate in alto le nostre belle bandiere e guardate il cielo che è sempre più blu e ricordatevi che lassù c’è una persona che tifa per noi…». Chiaro il riferimento al fotografo Enzo Rog­gero, marito di Ines Manis­sero e storico sostenitore (ol­tre che prezioso collaboratore) del Borgo di San Lorenzo, scomparso a causa di un ma­lore improvviso nel novembre del 2019. «Io e tutti i borghigiani continuiamo a sentire la sua mancanza», ha ag­giunto Ines Manissero, «era una presenza, oltre che un aiu­to, costante. Lo scorso ot­tobre, quando il no­stro borgo è riuscito, a distanza di 30 anni dall’ultimo successo, a vincere il Palio degli Asini, abbiamo tutti pensato a Enzo che se ne era andato un anno prima. Ogni borghigiano si è sentito protagonista di quella vittoria. Mi ha gratificato molto tutto ciò. È questo lo spirito giusto con cui si deve vivere il borgo. Ho l’onore di guidarlo dal dicembre del 1980 e in questi 41 anni, insieme, ab­biamo vissuto tanti momenti in­di­menti­ca­bili, come i quindici riconoscimenti che abbiamo ottenuto per la miglior rievocazione storica e le tantissime trasferte che abbiamo compiuto. In tanti, sia in Italia che all’estero, continuano a invitarci per portare ai loro eventi il nostro folclore: significa che lasciamo un ricordo positivo. Il mio auspicio è che i tanti giovani che fanno parte del borgo possano alimentare questa bella realtà, dando un contributo goliardico ma sempre sano e positivo. Sono fiduciosa perché vedo nei loro occhi il desiderio di sentirsi parte attiva della nostra realtà. E poi sanno di poter contare sull’appoggio dello “zoccolo duro”, che è sempre presente».

BaNNER
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