“Scuola portieri One” di Emiliano Campana al circolo U.S. Acli di Cuneo

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Sono tanti i ragazzi che, da grandi, vorrebbero fare i calciatori, ma alcuni sono già orientati verso un ruolo preciso: quello del portiere.

Come Giuseppe Gondolo, caragliese, che il 5 luglio ha firmato con il Torino e la passione per i portieri ce l’ha fin da quando aveva 5 anni. In quel ruolo si sente rappresentato anche come persona: tutto dipende da te e se riesci a parare è solo merito tuo; se non ci riesci è solo colpa tua. Giuseppe frequenterà la seconda media in autunno e ha sempre partecipato, fin da quando sono iniziati, ai corsi organizzati dalla “Scuola portieri One di Emiliano Campana”, circolo U.S. Acli di Cuneo, in collaborazione con la prestigiosa associazione di ex portieri professionisti “Uno” di Bologna e l’Us Acli provinciale di Cuneo.

La scuola è iniziata nel 2018, con l’obiettivo di formare e motivare ragazzi dai 6 ai 17 anni, trasferendo le competenze acquisite sul campo da portieri professionisti, insieme ai valori dello sport, dell’educazione al gioco, del rispetto dell’avversario, attraverso un allenamento costante, anche individuale, mirato al ruolo del portiere.
Oltre agli appuntamenti bisettimanali, da settembre a fine maggio, allo Sporting di Cuneo, la scuola “One” organizza corsi invernali ed estivi, che durano più giorni, durante i quali i partecipanti, provenienti da tutta Italia, hanno a disposizione uno staff di istruttori di primo livello, ex portieri professionisti ed attuali allenatori, come Fabrizio Ferron, Marco Roccati, Emiliano Campana, Lorenzo Di Iorio e Davide Micillo.

Dal 5 al 9 luglio 2021, si è svolto, a San Rocco Castagnaretta, il secondo stage estivo, a cui hanno aderito più di 40 ragazzi provenienti da tutta Italia, da Parma a Novara, da Vercelli a Salerno, insieme a qualcuno che ha origini più da lontane, come due giovanissimi parigini di origini italiane, o Eizen, che abita a Milano, è di padre piemontese e mamma giapponese.

E’ una scuola che sta crescendo – dice Franco Via, consigliere nazionale Us. Acli e vice presidente provinciale dell’associazione – e noi vorremmo farla sviluppare ancora, aprendo la scuola tutto l’anno in nuove località, per esempio nell’albese, dove non esiste questa opportunità e magari ampliare poi la proposta a tutti ruoli, sempre interpellando istruttori professionisti e di alto livello. Siamo nati dai portieri, ma vogliamo crescere ancora”.
“La nostra scuola dà l’opportunità di formarsi e perfezionarsi nel ruolo del portiere – dice il presidente della “One”, Emiliano Campana -; cerchiamo di insegnare quanto abbiamo appreso in campo, dal confronto tra noi e con l’aggiornamento continuo; siamo tutti patentati e tutti abbiamo giocato come professionisti; inoltre, la collaborazione con la scuola “Uno” di Bologna permette ai nostri allievi di farsi notare anche ai livelli più alti”.

L’obiettivo – afferma Marco Roccati, uno dei portieri della “Uno” Bologna che tengono i corsi estivi a Cuneo – è formare i ragazzi sotto l’aspetto sia tecnico sia umano, avvicinandoli a questo ruolo che per noi è stato un mestiere, ma facendo loro capire che, con la disciplina, con l’attitudine e con l’impegno, si possono ottenere dei grandi risultati, e non solo arrivando a giocare in serie A. Vorremmo riuscire a portare su un territorio come quello di Cuneo, insieme ad Emiliano Campana, il nostro format di Bologna, dove i ragazzi partecipano numerosi e possiamo avvicinarli non solo al ruolo del portiere ma a questo sport in generale, con una scuola completa”.

Fabrizio Ferron, anche lui sempre presente a Cuneo per gli stages della “One”, afferma: “La nostra non è la classica scuola in cui ci sono giocatori di fama che danno solo il nome: noi siamo presenti sul campo, con tanti professionisti che si dedicano ai ragazzi. E’ una scuola specifica su tutti i fronti e siamo contenti di continuare a venire a Cuneo e a provare a coinvolgere più persone possibili, anche in diversi ruoli”.

Intanto le giovani leve crescono, come Giuseppe Gondolo, che si dichiara molto soddisfatto della scuola di Cuneo, o Francesco Ghibaudo di Castelletto Stura, che ha 12 anni, e partecipa agli stages per imparare tutti i tipi di parata. Lui gioca nell’Olmo come portiere e i suoi idoli sono Thibaud Courtois del Chelsea e Alex Meret che gioca nel Napoli. Per il futuro ha le idee molto chiare: giocare alle giovanili del Toro, andare all’estero, al Real Madrid e al Bayern Monaco e poi tornare in Italia e, a fine carriera, fare l’allenatore.
Intanto farà la seconda media, poi il liceo sportivo e poi…si vedrà.

E’ il sogno della “Scuola portieri One di Emiliano Campana”, circolo U.S. Acli, per il futuro
Una scuola completa per specializzare, nei vari ruoli, i giovani che vogliono fare i calciatori.

cs