Manta: la giunta comunale risponde alla lettera della Minoranza e al Consigliere Guasti

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castello di manta
Foto © Marco Abba

In riferimento alla lettera della Minoranza, a cui si è aggiunto il Consigliere Architetto Mario Guasti,  Prot. n. 7725 del 27.07.2021, riteniamo doverosa una risposta.

Innanzitutto occorre osservare che la previsione di un collegamento a distanza del Consiglio
Comunale non è frutto di un capriccio o di una velleità antidemocratica del Sindaco e della Giunta, ma l’applicazione di norme emanate per contrastare la pandemia, una triste e difficile realtà, che ancora costituisce un pericolo da non sottovalutare.

Scrive la Minoranza: “Le convocazioni a carattere misto presentano in genere l’organizzazione opposta a quella proposta: il consiglio è convocato in municipio ed i consiglieri che lo ritengono opportuno, possono partecipare a distanza”.

Tale affermazione non è pertinente in quanto la convocazione effettuata si riferiva ad un Consiglio Comunale da svolgersi esclusivamente in videoconferenza. In aggiunta, proprio in considerazione  delle critiche mosse dalla Minoranza dovute alla difficoltà di alcuni consiglieri a mettersi in contatto telematico, il Sindaco e la Giunta hanno messo a disposizione alcuni uffici comunali, attrezzati per il collegamento per il Consiglio Comunale, come peraltro riconosciuto nella lettera a cui si risponde.

Ancora: La modalità di svolgimento a distanza rende assai più complicato ai consiglieri di
consultarsi fra loro alla luce della presentazione da parte del presidente del consiglio dei vari punti  all’ordine del giorno. La modalità di svolgimento a distanza ostacola il dibattito ed il confronto fra i gruppi. La modalità di svolgimento a distanza allontana il pubblico che in gran parte non sa come  collegarsi in diretta e quando, oltre che come, collegarsi per seguire in “differita”.

Queste affermazioni non rispondono al vero. Infatti:
1) I consiglieri ben possono ritrovarsi, prima del Consiglio, nel luogo che ritengono più
opportuno, per discutere di tutti i punti all’ordine del giorno;

2) Il dibattito ed il confronto tra i gruppi è possibile anche se le riunioni si svolgono in
videoconferenza (quando la Minoranza partecipa!), oltre che auspicabile, tant’è che se fosse
vero il contrario questa modalità di svolgimento delle riunioni non sarebbe stata resa
obbligatoria da parte del Governo in seguito all’insorgere della pandemia e non sarebbe
tutt’ora fortemente consigliata al fine di contrastarla;

3) La partecipazione del pubblico al Consiglio Comunale in videoconferenza è agevolata in
quanto è fatto noto che ormai in tutte le famiglie c’è un dispositivo utilizzabile per il
collegamento e, in aggiunta, le videoconferenze danno la possibilità a chiunque di prendere
visione di quanto accaduto, anche in momenti successivi, in quanto registrati e pubblicati sul
sito istituzionale, aumentandone la trasparenza. Non è affatto vero che il pubblico “in gran
parte non sa come collegarsi in diretta e quando, oltre che come, collegarsi per seguire in
differita”. Le persone, in realtà, sono molto più preparate di quanto la Minoranza vorrebbe
farci credere.

Continua la Minoranza: “Sappiamo che il Sindaco è responsabile della pubblica sicurezza, ma ci  chiediamo, non avendo notizia che nelle vicinanze ci siano altri Consigli Comunali convocati in  videoconferenza, cosa determina, a Manta il perseverare in tale scelta”.

Ogni Amministrazione Comunale ha la possibilità di fare delle scelte nell’interesse dei cittadini. La nostra è stata una scelta motivata, che ha cercato di coniugare diverse esigenze, tenendo conto della particolare situazione che stiamo vivendo e che purtroppo non è ancora risolta, che anzi pare vada nuovamente aggravandosi.

Per quanto attiene l’affermazione secondo la quale ci sono state particolari difficoltà anche nella convocazione delle Commissioni Consigliari () la minoranza non ha ricevuto convocazione”, sarebbe stato opportuno che la contestazione fosse stata specifica e che fossero stati indicati i nominativi dei Consiglieri interessati. Nella realtà tutti i Consiglieri facenti parte delle Commissioni interessate sono sempre stati regolarmente convocati, presso il domicilio da ciascuno eletto.

Sarebbe bastato controllare la posta elettronica.
Infine concludono: “Per tutto quanto sopra i consiglieri di minoranza ed il consigliere indipendente Mario Guasti ritengono di non partecipare alla seduta del Consiglio Comunale in oggetto”.

La decisione della Minoranza, unitamente al consigliere indipendente, di non partecipare al
Consiglio Comunale risulta a questo punto del tutto strumentale ed ingiustificata. Tale
comportamento, proprio perché privo di motivazioni valide, non può che essere fortemente
stigmatizzato, in quanto di fatto diretto a boicottare ingiustificatamente (ma un boicottaggio
potrebbe mai essere ritenuto giustificato?) il regolare e democratico svolgimento dell’attività
amministrativa del Comune che ha nel Consiglio la sua massima espressione.

Questo si risponde e questo si segnala al Prefetto, non potendosi considerare tale comportamento manifestazione di una legittima opposizione, tanto meno costruttiva.

Il Sindaco e la Giunta