La Valle Vermenagna è nota per la sua stazione sciistica di Limone Piemonte, così come per pregevoli aspetti dal punto di vista paesaggistico e naturalistico. Altro motivo di attrazione sono certemente le unicità architettoniche delle antiche borgate fra Robilante e Vernante, caratterizzate da tetti in pa­glia di segale con le capriate a puntoni ricurvi, presenti in una concentrazione che gli studiosi considerano la più alta delle Alpi occidentali. Altrettanto ricca è la tradizione del canto corale e dei balli, “corenta e balet”, interpretati con velocissimo passo di danza.
Questo territorio, e in particolare i Comuni di Roccavione, Robilante, Vernante e Li­mone Piemonte, costituisce una zona caratterizzata da una forte economia turistica.
Per l’estate molteplici sono le proposte di passeggiate ed escursioni a piedi, a cavallo, in “mountain bike”. Per gli appassionati di golf, la mèta è un suggestivo campo a nove buche in frazione San Bernardo.
Negli ultimi anni l’intera Valle Vermenagna si è gradualmente modificata, a­pren­dosi al mondo escursionistico grazie ad angoli selvaggi che meritano di essere conosciuti e attraversati. Come in Val Grande di Vernante, appendice orientale dell’Area protetta delle Alpi Marittime, dove il percorso natura verso il Bosco Bandito affascina e conquista anche grazie all’attenta cartellonistica installata. Sempre a Vernante, poi, la Via di Teit consente di respirare appieno la tradizionale architettura alpina di un tempo, immergendosi tra mulattiere e borgate che profumano di vita vissuta.
Da Limone Piemonte, invece, la salita al Colle della Boaria attraverso il Vallone di San Giovanni stupisce e coinvolge per quell’abbraccio pascolivo inaspettato che sfocia nei pressi dell’Alta Via del Sale, oggi vero e proprio paradiso per camminatori e amanti delle due ruote.
Vernante integra l’offerta dell’area con gli itinerari tracciati nel Parco delle Alpi Maritti­me (borgata di Palanfré e Vallon grande) e i “murales” dedicati alla storia di Pinocchio, realizzati seguendo gli schizzi originali di Attilio Mussino, primo illustratore del libro di Collodi, il quale trascorse in paese gli ultimi anni della sua vita.
Il paesaggio dei territori di Robilante e di Roccavione è caratterizzato, invece, dalle folte chiome dei castagni, il cui frutto è protagonista di varie sagre autunnali e scopribile anche lungo un piacevole percorso didattico per i bambini dedicato al bosco e ai suoi abitanti.