«Savigliano guarda avanti con ottimismo»

L’assessore alla Cultura e al Turismo Petra Senesi illustra a IDEA le tante iniziative in corso in città per l’estate

0
441
Petra Senesi e Maria Peano

Ripartenza. Quante volte, in questo lungo periodo di pandemia, abbiamo sentito ripetere, e riposto tanta speranza in una semplice parola. L’auspicio di tutti, infatti, è proprio ripartire, ricominciare da quel punto in cui tutto si fermò. Ripartire è la parola d’ordine anche di Petra Senesi, assessore alla Cul­tura, alla Scuola e al Tu­rismo del Comune di Sa­vigliano.

Assessore, dopo un lungo anno di pandemia, come si presenta Savigliano sotto l’aspetto del turismo?

«Savigliano sta cercando di ripartire grazie soprattutto alle sue peculiarità museali e culturali e ai tanti eventi proposti in città. La nostra voglia di fare non si è mai fermata, nemmeno nei momenti più bui. Ab­biamo sempre lavorato sperando nell’estate e possiamo dire ad oggi, che siamo riusciti nell’intento».

Quali iniziative sono state presentate per la stagione estiva?

«Partirei presentando la stagione teatrale estiva: 6 spettacoli il mercoledì sera che hanno portato e porteranno in città grandi nomi del teatro (Maria Amelia Monti, le Sorelle Marinetti, Paolo Nani, Andrea Murchio e Alessia Olivetti, Gene Gnocchi, per finire poi con Lella Costa). Poi dalla Torre Civica, abbiamo proposto “Note nella Notte”, la musica del sabato sera che accompagna gli aperitivi e le serate in Piazza Santarosa. Il venerdì sera in piazza Turletti, davanti al Teatro Milanollo, abbiamo proposto gli spettacoli sempre interessanti di Voci Erranti. Altra iniziativa importante è il Savigliano Film Festival creato con i ragazzi di “Cor­tocircuito” che ci accompagnano alla scoperta di corti provenienti da tutto il mondo, quest’anno sulla te­matica “Comedian Rhap­sody”. Da citare anche il festival blues e la musica della tradizione presso il museo ferroviario organizzato da Amici della Musica per quattro serata di musica straordinaria. Fino a metà luglio, è stata presente in paese, la mostra Rosa Sonora al museo, organizzata dall’Istituto Civico Musicale Fergusio: la particolarità è che è stata una mostra diffusa sul territorio che ha interessato tre spazi significativi della città (Museo Civico, ridotto del Milanollo e soprattutto la Torre Civica, uno spazio affascinante che vogliamo riaprire in maniera continuativa e che dall’autunno sarà parte centrale di un bel progetto di valorizzazione). Poi concerti, presentazioni di libri e lettura di poesie. Insomma, tanti eventi che possono attirare e interessare differenti bacini di utenza».

Arrivati pressoché alla metà della stagione, potete ritenervi soddisfatti?
«Sì tutti gli eventi stanno avendo un’ottima affluenza di pubblico. Anche per la stagione teatrale c’è stata una vendita di abbonamenti molto alta, così come lo sbigliettamento dei singoli spettacoli. Questo a dimostrazione di come le persone abbiano voglia di ripartire, di ritrovarsi ancora insieme, nel pieno rispetto delle regole, ma la volontà registrata è stata quella di assistere agli spettacoli ed ai vari eventi proposti in città, creando liberi momenti di spensieratezza e leggerezza».

Con chi collaborate per la creazione di eventi?
«La collaborazione è forte con la Fondazione Ente Mani­festazioni per i grandi eventi (ad esempio La Fiera della Meccanizzazione o gli eventi del Natale) e con la Consulta Cultura, che racchiude una cinquantina di associazioni cultuali presenti in città ( oltre a tutti gli eventi organizzati durante l’anno, il clou sono state le giornate della cultura, tre giorni di eventi culturali che hanno interessato la città), con “Piemonte dal vivo” per la stagione teatrale , con l’Atl per la promozione turistica e con Artea e Terre dei Savoia per i grandi eventi culturali».

Avete progetti legati ai cittadini e alla città di Savigliano?

“Stiamo lavorando a tutti gli eventi per l’autunno, sperando che la condizione epidemiologica permetterà il loro svolgimento. I progetti sono legati sia a Savigliano (vedi Università delle tre Età, con la ripresa delle conferenze), sia ai turisti, di prossimità e no, che speriamo di attirare in città con eventi quali la Festa del Pane, un convegno e una mostra di alto livello sui Moti del ’21 e tante altre iniziative. Di certo si vive nell’incognita e questo non può che indurci ad affrontare le cose con uno spirito diverso. Uno spirito che noi, comunque, cerchiamo di trasformare in voglia di fare e di realizzare. Solo in questo modo possiamo guardare avanti».