Dal mondo della scuola, nasce un gemellaggio tra Alba e San Paolo del Brasile

Un progetto lega l'Istituto Comprensivo Quartiere Moretta e il “Colégio Dante Alighieri” paulista

0
551

Un Oceano su cui, idealmente, filtrata nelle maglie del web, decolla e vola una canzone: “Viva l’Italia”, immortale composizione del cantautore Francesco De Gregori.
E, da un capo all’altro del mondo, due punti che si uniscono: forti di quel sentimento che è come un eco di significati, tra una “Italia che non ha paura” ed un mondo in cui la consapevolezza di non essere soli è forza, spinta alla crescita, alla conoscenza reciproca.

Tra i giorni non lontani della Festa della Repubblica, e quelli ancora più recenti legati alla vittoria dei campionati europei di calcio da parte dei nostri “Azzurri”: il concetto di “italianità” si è fatto largo unendo per la prima volta le città di Alba e di San Paolo del Brasile. Due facce di una apparentemente impossibile medaglia a forma di mondo: 30mila abitanti l’una, 15 milioni l’altra, eppure fortissimamente “italiane” e finalmente legate tra loro grazie ai preziosi fili della scuola.

L’Istituto Comprensivo albese “Quartiere Moretta” e il “Colégio Dante Alighieri” paulista, precisamente: i quali hanno avuto l’opportunità di lanciare i semi del gemellaggio culturale, che promette di mietere buoni raccolti nell’avvenire.

La prima a parlarne è la prof. Wilma Proglio, dirigente scolastico sul fronte albese: «Da sempre, i gemellaggi sono segno di amicizia tra i popoli e di desiderio di conoscenza della cultura e delle tradizioni dell’altro. In questo spirito abbiamo intrapreso la partnership con il Colégio Dante Alighieri, realizzando una prima iniziativa insieme in occasione della festa della Repubblica».

E’ stata la musica, a fungere come collante originale e originario di questa profonda innovazione. Come? Ce lo racconta la docente Tina Angoretto, che ha seguito questo exploit assieme ai colleghi Silvano Storti, Cristiano Alasia, Maria Carla Cantamessa, gli insegnanti brasiliani di San Paolo e la preziosa partecipazione dell’artista Simona Colonna: e alla sorella Angela Angoretto, a sua volta insegnante in questa storica scuola brasiliana, giunta in terra verdeoro oltre vent’anni fa, a coronamento di un percorso professionale fatto di successi, e di un percorso di vita simile ad una fiaba, capace di portarla qui, con la sua famiglia, come una nuova frontiera umana e sociale.

Racconta Tina: «Tutto è nato in modo molto rapido: dovendo gestire i “nostri” tempi di fine anno scolastico con quelli degli alunni di San Paolo, per cui le lezioni terminano invece nel mese di novembre di ogni anno. Ogni possibile difficoltà è stata però superata dal fortissimo desiderio di unirci in quello che è divenuto un audiovideo girato in diretta sulle note di questa canzone di De Gregori».

Per la parte albese, i protagonisti sono stati i ragazzi delle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale: pronti a mettersi in gioco con voce e strumenti, insieme agli alunni brasiliani, inaugurando così questo speciale scambio culturale dalle forti radici comuni.

Anche perché -è doveroso dirlo- il “Colégio Dante Alighieri” ha vero sangue italiano nelle sue vene didattiche e culturali: «Era stato fondato nel 1911 -ci spiega invece Angela Angoretto- per offrire una vera e propria scuola a beneficio dei figli degli immigrati italiani a San Paolo. Qui si è sempre cercato di preservare l’italianità nel corso del tempo, e i contatti con l’Italia sotto tutti i suoi aspetti: avere l’occasione di entrare in contatto con Alba, pur diversissima rispetto alla nostra metropoli e al Brasile per ragioni storiche, culturali o semplicemente demografiche, ci è parsa una grandissima occasione».

Sfruttata al meglio, a quanto pare: e sì che, dopo questa esperienza melodica, le prospettive sono quelle di mantenere vivo il legame anche in futuro. «In accordo con la Dirigente Wilma Proglio -aggiunge Tina Angoretto- il desiderio è quello di arricchire la serie di momenti di contatto, nel corso del tempo: per condividere le nostre rispettive competenze e culture, superando i luoghi comuni, crescendo insieme, da una parte all’altra del pianeta. Potrebbe rivelarsi un’espressione rilevante anche per la stessa città di Alba, nella sua interezza.

E ci sono spunti in prospettiva, come quelli che riporta ancora Angela Angoretto: «Avere elementi di condivisione è un bene per tutti i nostri alunni, per quelli che saranno gli adulti del futuro».

Del resto, il “Colégio” conta attualmente oltre 4.500 alunni: e si prepara ad allargarsi dal prossimo anno con la costituzione interna di un liceo. Mentre, dal canto suo, l’Istituto Comprensivo Quartiere Moretta ha mostrato più volte il proprio carattere di scuola all’avanguardia quando si parla di senso di appartenenza, e di creatività.
L’humus per far germinare quei semi del gemellaggio è ricco, a quanto pare: anche oltre l’aspetto musicale, guardando già alle altre materie di studio e socializzazione.

Da par suo, la dirigente Wima Proglio conclude così: «Ringrazio i docenti hanno curato questo progetto, sia per la scuola secondaria “Pertini”, sia per il Colégio Dante Alighieri e i ragazzi italiani e brasiliani che vi hanno preso parte: con l’auspicio che si tratti dell’inizio di una lunga serie di progetti condivisi, che possano anche coinvolgere gli alunni della Scuola Primaria “Umberto Sacco”».

Paolo Destefanis
Marialuisa Tomasi