«Banca d’Alba è presente. Non fa mancare il suo sostegno»

L'invito è a non perdere la fiducia: serve mettere al centro sviluppo e cultura

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Il segreto è la fiducia reciproca: da un lato c’è la banca, che mette in campo le proprie risorse per sostenere le famiglie e le attività del territorio. Dall’altro i soci, che ricambiano diventando sempre più numerosi. «Anche in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, non bisogna lasciarsi scoraggiare: per tutto ciò che può fare, Banca d’Alba c’è», afferma il presidente Tino Cor­na­glia. Il messaggio di vicinanza assume oggi un significato particolare, perché per la seconda volta l’assemblea sociale, in programma per il 27 aprile, non potrà svolgersi in presenza.

«Per noi è un grande dispiacere, perché l’appuntamento, che nel 2019 ha visto la partecipazione di 16.461 persone, è un momento di incontro, di scambio, di amicizia e umanità, e coinvolge l’intera città e tanti soggetti che vi operano, dai commercianti ai borghi. Speriamo che l’emergenza Covid si risolva al più presto e per il 2022 organizzeremo l’assemblea più bella che ci sia mai stata».

Lo sguardo è rivolto al futuro ma ripensare a quanto accaduto da un anno a questa parte è inevitabile: «Banca d’Alba non ha fatto mancare il sostegno alle imprese, ai privati, al settore sociosanitario ma anche alla cultura, perché se la crescita economica sarà accompagnata da quella culturale, con alla base il rispetto per l’ambiente, credo che il nostro territorio avrà centrato l’obiettivo per i prossimi cento anni», dice Cornaglia. «La banca c’è stata anche nei momenti più critici e per questo vanno ringraziati i nostri collaboratori, che, a loro rischio e pericolo, si sono spesi senza risparmiarsi, co­me tutti coloro che lavorano nei settori considerati indispensabili».

Al centro dell’attenzione in queste settimane c’è ancora la pandemia, e anche qui Banca d’Alba è in prima linea: oltre a sostenere le realtà locali, ha comunicato alla Regione di­sponibilità immediata dei centri medici di Vezza d’Alba e Gallo Grinzane per le vaccinazioni.

I numeri premiano l’istituto di credito cooperativo, che all’as­semblea porterà il bilancio 2020 con un utile di esercizio superiore a 14 milioni di euro: 370 milioni i mezzi propri patrimoniali, che sono cresciuti di 150 negli ultimi dieci anni, mentre le sofferenze nette al 31 dicembre si attestavano allo 0,7%.

«È nostra tradizione mettere al primo posto la prudenza e la solidità», spiega il direttore Riccardo Corino: «per una banca significa poter servire di più e meglio le necessità dei soci e della clientela».

Lo scorso anno ha segnato un incremento dei volumi per 700 milioni di euro, consentendo a Banca d’Alba di superare i 10,5 miliardi complessivi: «Una crescita sostenibile: ne siamo orgogliosi, ma soprattutto del fatto che avvenga nel dovuto equilibrio», precisa Corino. Sale anche il numero dei clienti: «Sono oltre 165 mila, con un incremento sia nelle zone di nuova espansione che, a doppia cifra, anche in quelle in cui Banca d’Alba è un’istituzione storica».

Per rispondere in modo tempestivo ai bisogni emergenti, particolare impegno è stato dedicato alla distribuzione di risorse: 6 mila le moratorie, pari a 800 milioni di euro, e 4.500 i nuovi finanziamenti, per un ammontare di 500 milioni.

Risultati che sono il frutto di un lavoro corale: «La nostra banca ha visto intensificarsi al proprio interno la collaborazione, da sempre proficua, tra gli organi sociali e la parte operativa, per essere all’altezza del suo compito anche di fronte alle sfide di questo periodo», sottolinea il vicepresidente Pierpaolo Stra. «Le sinergie tra le diverse strutture sono state determinanti per assicurare una presenza costante, con risposte celeri e concrete alle diverse esigenze che giungevano e giungono ogni giorno. In particolare, l’alleanza fra Banca d’Alba e Gruppo Ban­cario Cooperativo Iccrea ha permesso di affrontare situazioni creditizie molto complesse e di fornire una consulenza mirata: un apporto che ha con­sentito l’erogazione continua dei servizi, assicurando che l’assistenza ai soci e clienti non sia mai venuta meno».

La sinergia è uno dei pilastri si cui si fonda Banca d’Alba, ribadisce Stra: «La cooperazione è alla base dei valori che ci guidano e dell’attività quotidiana, al centro del legame e della fiducia tra la banca e la comunità. Ci prepariamo all’assemblea forti di questo solido rapporto e certi di aver svolto con re­sponsabilità il nostro ruolo di sostegno all’e­conomia reale del territorio».