“Il mosaico dell’apprendimento”: nuovo progetto dell’Istituto Comprensivo di Govone

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Una nuova esperienza, più forte di ogni emergenza sanitaria: mossa dal piacere di imparare, condividere, proseguire insieme, quasi per mano. E’ il segnale che offre l’Istituto Comprensivo di Govone, scuola polo regionale del Movimento di Avanguardie Educative – Indire: che, nell’ambito delle azioni di coordinamento, informazione, formazione, diffusione e sostegno alle scuole e ai processi attivati dalle Idee, organizza una giornata dal titolo “Il mosaico dell’apprendimento: il linguaggio polifonico delle intelligenze”.

Si svolgerà nel pomeriggio di lunedì 19 aprile: chiamando a sé il pianeta-insegnanti di ogni ordine e grado di tutto il territorio, con un gran volume di adesioni già registrato sin dalle prime ore dal “lancio” dell’iniziativa.

Dice la dirigente prof. Gabriella Benzi: «Si tratta di un’operazione aperta alla riflessione sul rimodellamento della scuola superando la pandemia, che interessa tutti i plessi dell’istituto e a cui potranno iscriversi i docenti delle altre istituzioni scolastiche. Cosa non secondaria: ai workshop parteciperanno attivamente gli studenti». Seguendo così quella linea attuata nell’istituto roerino: in cui i ragazzi sono davvero al centro dell’azione, spesso ponendosi a loro volta come dispensatori di conoscenza e vivacità culturale nei confronti delle famiglie, della popolazione, della scuola stessa.

Luogo d’incontro “virtuale”, a partire dalle 14.30: la piattaforma GoToMeeting. Per informazioni, si potrà scrivere a [email protected].

L’atto iniziale sarà dato da “Ricomincio da tre: le strategie e le esperienze della Didattica digitale integrata a scuola” a cura della stessa Benzi: proseguendo poi con l’intervento di Elisabetta Mughini, Responsabile dell’area per la ricerca

sull’innovazione del movimento Indire con “Andare oltre la pandemia: progettare una nuova didattica valorizzando le esperienze”. Prima di entrare nel vivo dei laboratori, parlerà il prof. Angelo Bardini, ambassador del sistema Avanguardie Educative, con una riflessione su “È una ben povera memoria quella che funziona solo all’indietro”.

I temi delle attività? Tra i più disparati, interdisciplinari, di sicuro appeal, tutti curati dai docenti dei differenti plessi dell’istituto roerino: a partire dai Laboratori del Sapere, tra educazione linguistica e sapere scientifico, introdotti dai ricercatori Indire Francesca Pestellini e Rudi Bartolini. Ma anche l’educazione all’outdoor, ossia a ciò che concerne l’aria aperta (in regia: Silvia Panzavolta), tra “il bosco narrante”, i colori della natura, e i linguaggi di quest’ultima.

E poi, con la supervisione di Alessandra Anichini, una serie di percorsi multisensoriali per un ciclo a sé intitolato “VirtuosaMente”, tra scrittura spontanea e poetica, l’approccio tra acqua e conoscenza, matematica, ed un confronto sulla questione de “Si può parlare di razze umane? Dalla storia alla genetica, passando per il diritto”.

Insomma, come sempre, ci sarà di che dire, di che fare: e crescere, ancora, qui nel Roero Orientale che è davvero “casa” per il mondo della scuola.

Paolo Destefanis