“Cos’è la parità di genere se non competere con armi pari?”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO la nota dei Consiglieri Comunali della Lega di Bra

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Da sinistra: Luca Cravero, Giuliana Mossino e Marco Ellena (foto del Consiglio comunale di luglio 2019)

Come Consiglieri Comunali del gruppo Lega, in merito alla mozione discussa nell’ultimo Consiglio Comunale relativa alla parità di generi e agli eventuali disequilibri all’interno degli organi comunali, ci preme fare alcune considerazioni.

La Commissione Europea ha già evidenziato come ad oggi nessun Paese membro ha realizzato pienamente la parità tra uomini e donne.
Infatti, nonostante nel nostro Paese una particolare attenzione sia stata posta negli ultimi anni anche con interventi mirati, i progressi su questo tema sono lenti e i divari di genere purtroppo continuano a persistere soprattutto nel mondo del lavoro: sulle retribuzioni, sull’assistenza, sulle pensioni; non in ultimo nelle posizioni dirigenziali e nella partecipazione alla vita politica ed istituzionale.

Il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e della emancipazione di tutte le donne rappresenta uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che gli Stati si sono impegnati a raggiungere entro il 2030.

Fatte queste premesse, necessarie per contestualizzare il tema, noi Consiglieri in quota Lega pensiamo che si debba lavorare seriamente per dare pari opportunità a uomini e donne, a partire da un’educazione scolastica improntata al merito ed alla competenza, cercando di contrastare quei preconcetti ideologici e culturali che purtroppo vigono ancora in molti contesti della vita politica, lavorativa, economica e sociale.

Tornando alla mozione del Consiglio Comunale da cui partono le nostre argomentazioni non ravvisiamo irregolarità alla violazione dello Statuto, come cita invece la mozione presentataci, e la Giunta, come peraltro ammette la mozione stessa, è formata secondo le normative vigenti con equilibrio tra i generi.

Non ravvediamo insomma, in seno alle istituzioni braidesi, comportamenti che violino il diritto di rappresentanza uomo/donna. In questo senso abbiamo avuto anche il valido e competente conforto da parte del Segretario comunale, che ringraziamo per il tempo dedicato in commissione Statuto e che ha fatto chiarezza in merito alle considerazioni ed alle richieste della mozione stessa, non ravvedendo irregolarità su mancanze dovute a disequilibri di genere nei vari organi rappresentativi dell’ente e non ritenendo così necessaria una rettifica allo Statuto comunale.

Inoltre in questo senso suona molto discorde la mozione rispetto alle parole di Giorgia Meloni: “Sento molto parlare della svolta femminista di Letta perché avrebbe proposto due donne come capogruppo. Io, certo femminismo della sinistra proprio non lo capisco. Ma cos’è la parità se non competere ad armi pari per poter eventualmente dimostrare di essere più capaci e meritevoli dei colleghi maschi?”

In conclusione, noi vorremmo aspirare ad una società in cui, indipendentemente dal sesso, certi ruoli e certe posizioni possano essere occupate esclusivamente per meritocrazia, capacità e competenza e non di certo perché maschio o femmina.
Come Lega valuteremo in seguito l’opportunità di presentare una nuova mozione, in maniera che si possa sensibilizzare sempre più le istituzioni su questo importantissimo tema.

CS