Saluzzo, concluso il voto per la biblioteca: dopo Pasqua si conoscerà il nome per l’intitolazione

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Sono 1254 i voti pervenuti on line fino alla mezzanotte di mercoledì 31 marzo, momento in cui si è conclusa la consultazione, per scegliere il nome a cui intitolare la nuova biblioteca civica di Saluzzo. A questi si aggiungono un centinaio di schede cartacee recapitate nelle urne davanti all’ingresso della biblioteca e dell’Ufficio Iat, oltre al voto di 11 classi di scuole cittadine.

Nei prossimi giorni verranno effettuate le verifiche ad opera del segretario comunale Paolo Flesia Caporgno con il responsabile dei Servizi culturali Emilio Sidoli e con la direttrice della biblioteca Antonella Rey che, svolti tutti gli accertamenti, decreteranno quale dei 10 personaggi finalisti darà il nome alla rinnovata “Casa dei libri”, trasferita nei mesi scorsi dalla vecchia sede di via Volta al nuovo polo socio-culturale dell’ex caserma «Musso».

Il Comune, quando le norme anti Covid lo permetteranno, organizzerà una cerimonia di inaugurazione e intitolazione ufficiale. In una prima fase avviata a dicembre, i saluzzesi hanno proposto 123 nominativi. Alcuni sono stati esclusi dalla commissione formata per la scelta dei 10 personaggi da mandare al “secondo turno” perché le norme ordinarie sulla toponomastica impediscono intitolazioni per chi è morto da meno di 10 anni.

«Abbiamo ritenuto – dicono dal Comune – di non derogare a questa norma per non innescare una sorta di competizione degli affetti e delle emozioni che avrebbe urtato le sensibilità di famigliari e amici di alcuni saluzzesi deceduti di recente. Questo forse non è stato del tutto compreso, ma è un criterio che ha guidato tutte le più recenti intitolazioni».

Tra chi aveva ricevuto il maggior numero di segnalazioni, nella prima fase di consultazione in cui si sono raccolti i suggerimenti, c’è stato Federico Tozzi, libraio ed editore di 45 anni, morto a settembre 2020.

«In accordo con la famiglia e con gli amici – precisano dal Comune –, e per far conoscere la passione e l’attività di editore di Federico con la casa editrice che portava il suo nome, nella nuova biblioteca sarà sistemato un apposito scaffale dedicato ai volumi da lui pubblicati, una decina, che saranno disponibili al prestito, per non dimenticare l’opera culturale che ha svolto questo nostro concittadino negli ultimi anni, prima del suo prematuro decesso».

c.s.