Home Attualità “Riveder le stelle” al liceo “Giolitti-Gandino” di Bra

“Riveder le stelle” al liceo “Giolitti-Gandino” di Bra

Una giuria popolare e una giuria tecnica valuteranno i lavori del Dantetalentshow. Un invito a votare il lavoro più gradito.

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(foto Danilo Lusso - Ideawebtv.it)

Il ragazzi del Liceo “Giolitti-Gandino” di Bra si sono cimentati, per il Dantedì 2021 in ricordo dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, nel Dantalentshow, una gara tra rielaborazioni creative.

I lavori realizzati saranno visibili da tutti sul sito del Liceo a partire dal 25 marzo e tutti i visitatori potranno votare il lavoro preferito dando un proprio like. Si potrà votare fino a domenica 28 marzo al link: www.padlet.com/boris59/Dante.
Scopo dell’iniziativa è stato il desiderio di coinvolgere e motivare, in tempo di DaD, gli studenti e dare loro la possibilità di esprimere creatività e talento.

Ci saranno due vincitori; uno “popolare”, decretato appunto dalla giuria popolare tramite la votazione e i like ricevuti fino al 28 marzo e uno proclamato da una giuria “tecnica”: tre docenti (le prof.sse Rossella Magliano- preziosissima referente grafica autrice anche dell’accattivante locandina-, Nadia Paganotto e Anna Maria Rinaldi) e tre studenti (i rappresentanti di istituto attuali, Marco Bonaudi, Giovanni Dogliani, e dell’anno scorso e Giacomo Tortore) che, tenendo conto di pertinenza, originalità e cura formale, individueranno i lavori migliori entro mercoledì 31 marzo.

Ma in cosa consistono le “opere” in concorso? Gli studenti del triennio, che affrontano lo studio delle opere dantesche, ed in particolare della Divina Commedia, sono stati invitati a mettersi in gioco con la personale ripresa di uno spunto dantesco, seria o parodica, attualizzata o inserita nel contesto originario, a gruppi o individuale. La modalità? Quella ispirata dalla propria fantasia e dalle proprie passioni.

Il risultato? Questi i prodotti in gara su cui votare: cinque testi, tra narrativi e poetici; una decina di lavori digitali, a testimonianza di quanto le nuove tecnologie possano sposarsi benissimo con i grandi classici, come ricorda la prof.ssa De Gioannini, animatrice digitale e valida collaboratrice nella realizzazione del padlet coi lavori in gara; una ventina di disegni, merito della sapiente proposta della prof.ssa Liliana Soldano alle proprie classi, che hanno prodotto una ricca e vivace galleria di volti danteschi; addirittura un gioco di società, perché la creatività dei ragazzi supera di molto le aspettative degli adulti.

Lo spunto più “gettonato”? Intramontabili, Paolo e Francesca. Perché l’amore travolgente ed eterno supera ogni tempo, fino ai nostri giovani. Ma non manca il Covid-19, in un Inferno rivisitato che aiuta a sdrammatizzare, come deve saper fare l’uso sano della parola.
Ecco che allora ci chiediamo il senso di un’iniziativa del genere proprio ora, al di là dell’occasione offerta dall’anniversario dantesco.

Prova a rispondere la prof.ssa di Lettere Sara Bori, promotrice e organizzatrice del Dantetalentshow: “Mai come adesso i ragazzi hanno bisogno di ritrovare voglia di fare, di collaborare, di non adagiarsi, di non fare le lezioni a distanza con una felpa sopra il pigiama, senza più curarsi di sé né della realtà esterna, così dura. Hanno bisogno, in questo inferno, di dare spazio a ciò che inferno non è, per dirla con Italo Calvino. Per questo abbiamo voluto proporre la possibilità di rendere Dante davvero LORO, sperando che i suoi versi possano aiutarli a riveder le stelle per la sola voglia di affrontare una sfida, ludica, è vero, ma in realtà una sfida alla monotonia di questo tempo recluso. Speriamo di esserci riusciti anche solo per un attimo“.

E la percezione dei più giovani? Ce la riporta Giacomo, allievo di quinta ed ex rappresentante di istituto: “Sì, il Covid ci trascina sempre più a fondo nella pigrizia dell’isolamento, e così ci sentiamo soli, stressati, e finiamo per sopravvivere passando dal letto al divano, dal pc alla tv…e poi veniamo spinti a riprendere in mano il solito libro con i soliti versi, ma stavolta è come uscire dal letargo invernale, per accorgerci che fuori nulla si è fermato. Vogliamo credere che torneremo a popolare le spiagge, a cantare a squarciagola e ballare ammassati…intanto ci lasciamo guidare dal nostro Virgilio per essere vivi anche durante i lockdown“.

Insegnanti e studenti concordi, allora? Sembrerebbe di sì, perché tutti abbiamo smarrito la “diritta via” in una “selva selvaggia e aspra e forte”, ed il segreto per uscirne è tendersi reciprocamente – seppur a distanza- la mano.

cs