Gli studenti del liceo “Bodoni” di Saluzzo a scuola di pronto soccorso

0
407

Le classi terze del Liceo “Giovanni Battista Bodoni” di Saluzzo sono impegnate in un’attività obbligatoria di formazione di primo soccorso divisa in una parte teorica e in una pratica. A causa della situazione epidemiologica, molti studenti seguiranno il corso in data da destinarsi, alcuni, invece, lo hanno fatto nei giorni scorsi, come Francesca Gregorio della terza A che racconta così la sua esperienza. «Io e i miei compagni abbiamo assistito a una lezione teorica. Due volontari della Croce Rossa Italiana di Busca ci hanno spiegato, utilizzando delle “slide”, come comportarci per fornire servizi di primo soccorso in attesa dell’arrivo di personale specializzato al fine di limitare ed evitare l’aggravarsi delle situazioni di intervento. Perso­nal­mente, ho trovato gli argomenti trattati molto interessanti, ma, soprattutto, utilissimi: è importante conoscere che cosa fare in caso di emergenza e come poter essere d’aiuto. I volontari ci hanno spiegato in che cosa consiste la condotta del soccorritore, come effettuare un esame dell’infortunato (che consiste nel valutarne le funzioni vitali: la coscienza, il respiro e il circolo sanguigno), come effettuare la rianimazione cardio polmonare, quali sono le cause di arresto respiratorio e delle emorragie, in che cosa consiste lo stato di shock, le lesioni della cute e i diversi tipi di fratture. Sfortunatamente, è facilissimo imbattersi in situazioni di emergenza ed è necessario sapere quale comportamento è opportuno tenere. Bisogna chiamare i soccorsi al numero di telefono unico 112, verificare le condizioni dell’infortunato ed agire in base a queste ultime e alle indicazioni forniteci dal personale specializzato. È importante cercare di mantenere la calma: anche se l’altra persona è incosciente, potrebbe sentirci e, se ci mostriamo rilassati, anche lei si tranquillizzerà. Inoltre, com’è stato ribadito più volte, è meglio fare poco che fare del male (anche se spesso non volontariamente). Essere volontario della Croce Rossa Italiana è un’esperienza impegnativa e non bisogna farsi scoraggiare: moltissimi sono i corsi da seguire prima di poter “entrare nel vivo” delle operazioni di soccorso. Il loro ruolo viene spesso sottovalutato, ma è di primaria importanza, tanto che può segnare la differenza tra la vita e la morte. Ma anche noi persone “comuni” possiamo essere d’aiuto conoscendo le manovre di primo soccorso e mantenendo un comportamento adeguato anche in situazioni difficili».