Il PIEMONTE torna in ZONA ARANCIONE – Ecco cosa cambia da oggi

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Da oggi, lunedì 1° marzo, il Piemonte torna ad essere zona arancione, dopo un mese di permanenza in area gialla. Il provvedimento è stato reso necessario, seguendo la classificazione ed gli indicatori di rischio contagio da Covid-19, in particolare dopo l’innalzamento dell’indice RT sopra quota 1 e l’aumento del numero dei contagi e dei ricoveri.

Ben otto comuni, inoltre, sono stati posti in “zona rossa”: oltre a Re, in Val Vigezzo le massime misure restrittive sono state applicate dalle 18 del 27 febbraio a Craveggia, Villette, Toceno, Malesco, Santa Maria Maggiore e Druogno. A scopo precauzionale, la zona rossa è entrata in vigore anche nel comune di Cavour, in provincia di Torino, a causa di un sospetto focolaio da variante su cui sono in corso ulteriori approfondimenti.

Ecco, invece, che cosa è cambiato con le nuove restrizioni anti Covid in tutto il resto del Piemonte da lunedì 1° marzo.

ATTIVITA’ COMMERCIALI

Apertura dei negozi al dettaglio.
Apertura dei centri estetici.
Apertura dei mercati anche extra-alimentari.
Apertura centri sportivi.

SPOSTAMENTI

Consentiti gli spostamenti all’interno del proprio comune senza autocertificazione dalle 5 alle 22. Coprifuoco: vietato circolare dalle ore 22 alle 5 del mattino salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio comune.

Consentita la visita a parenti ed amici nel limite di due persone, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi, solo all’interno del proprio comune.

Consentiti gli spostamenti dai comuni con una popolazione non superiore a 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30km e mai verso i capoluoghi di provincia. Consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione. Consentita l’attività sportiva all’aperto ma solo in forma individuale.

CHIUSURE

Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 e 47.25 (Bar) l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18.
Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie al loro interno.
Chiusura di musei e mostre.
Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie. Impianti sciistici chiusi. Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema.

SCUOLE
Didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Didattica in presenza per le scuole superiori al 50%. Previsti tavoli provinciali coordinati dai Prefetti per l’organizzazione di orari e trasporto pubblico.

Trasporto pubblico locale e trasporto ferroviario regionale: coefficiente di riempimento non superiore al 50%.