Il PIEMONTE torna in ZONA ARANCIONE – Ecco cosa cambia da lunedì

0
2750

Da lunedì 1° marzo, il Piemonte torna ad essere zona arancione, dopo un mese di permanenza in area gialla. Il provvedimento è stato reso necessario, seguendo la classificazione ed gli indicatori di rischio contagio da Covid-19, in particolare dopo l’innalzamento dell’indice RT sopra quota 1 e l’aumento del numero dei contagi e dei ricoveri.

Ben otto comuni, inoltre, sono stati posti in “zona rossa”: oltre a Re, in Val Vigezzo le massime misure restrittive saranno applicate dalle 18 di oggi (27 febbraio) a Craveggia, Villette, Toceno, Malesco, Santa Maria Maggiore e Druogno. A scopo precauzionale, la zona rossa entrerà in vigore da oggi alle ore 18 anche nel comune di Cavour, in provincia di Torino, a causa di un sospetto focolaio da variante su cui sono in corso ulteriori approfondimenti.

Ecco, invece, che cosa cambia con le nuove restrizioni anti Covid in tutto il resto del Piemonte da lunedì 1° marzo.

ATTIVITA’ COMMERCIALI

Apertura dei negozi al dettaglio.
Apertura dei centri estetici.
Apertura dei mercati anche extra-alimentari.
Apertura centri sportivi.

SPOSTAMENTI

Consentiti gli spostamenti all’interno del proprio comune senza autocertificazione dalle 5 alle 22. Coprifuoco: vietato circolare dalle ore 22 alle 5 del mattino salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio comune.

Consentita la visita a parenti ed amici nel limite di due persone, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi, solo all’interno del proprio comune.

Consentiti gli spostamenti dai comuni con una popolazione non superiore a 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30km e mai verso i capoluoghi di provincia. Consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione. Consentita l’attività sportiva all’aperto ma solo in forma individuale.

CHIUSURE

Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 e 47.25 (Bar) l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18.
Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie al loro interno.
Chiusura di musei e mostre.
Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie. Impianti sciistici chiusi. Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema.

SCUOLE
Didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Didattica in presenza per le scuole superiori al 50%. Previsti tavoli provinciali coordinati dai Prefetti per l’organizzazione di orari e trasporto pubblico.

Trasporto pubblico locale e trasporto ferroviario regionale: coefficiente di riempimento non superiore al 50%.