Dalla pubblica amministrazione alle politiche giovanili

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Nel precedente incarico di ministro per la Pubblica Amministrazione, ricoperto, subentrando a Giulia Bongiorno, dal 5 settembre 2019 al 13 febbraio 2021, Fabiana Dadone si è occupata, in particolare, di sburocratizzazione dell’apparato statale, di reddito di cittadinanza e digitalizzazione al tempo della pandemia; tutti temi toccati nell’intervista realizzata con l’esponente del Movimento 5 Stelle nell’aprile del 2020. A proposito dell’eccessiva burocrazia, la parlamentare monregalese affermava che «la digitalizzazione crescente è un aiuto», sottolineando l’importanza dello “smart working”: «Sono orgogliosa di averlo imposto nello stupore generale e si è rivelato la salvezza per i servizi della Pubblica Am­ministrazione. Nella scuola abbiamo faticato anni per le lavagne interattive, mentre in pochi giorni abbiamo messo in pratica l’“e-learning”. È stupefacente. Dopo la pandemia, mi piacerebbe mantenere un 30-40% del lavoro in “smart working”, credo sia una meta ambiziosa, ma alla portata». Dadone evidenziava poi l’importanza del reddito di cittadinanza durante le fasi più critiche dell’emergenza sanitaria: «Tanti tra quelli che lo criticavano hanno fatto “mea culpa”. Resta aperta la riflessione, rilanciata anche da papa Francesco, su un reddito di base universale, tema di cui il M5S discute da anni». Inoltre, il ministro originario del Monregalese analizzava le prospettive della Pubblica Ammi­nistrazione, affermando che «serve più personale dopo anni di tagli, ma soprattutto dipendenti più formati e con competenze nuove, adatte a condurre questo settore nel futuro» e che, relativamente ai concorsi pubblici, «le cose si stanno semplificando, i tempi si stanno accorciando e si stanno definendo i nuovi “know-how” che sono necessari negli uffici pubblici». L’in­tervista, come in questa occasione, si chiudeva con un messaggio di affetto alla “sua” provincia di Cuneo, a cui è molto legata: «A Roma c’è chi mi ha definita campanilista, però vado fiera del mio territorio. Ora sono sempre lontana, ma solo fisicamente».