Canale – Giro d’Italia all’arrivo: un “rosa pesca” e i primi dettagli sulla tappa del 10 maggio

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Il Sindaco di Canale Enrico Faccenda

Una data da segnarsi in agenda, che non è più un segreto ma è sulla bocca di tutti: quella di lunedì 10 maggio 2021. Per Canale sarà storia: con l’ufficializzazione -data giovedì mattina, dalla Gazzetta dello Sport quale organizzatore della “corsa rosa”- dell’arrivo del Giro d’Italia nella capitale del pesco.

La Giunta del sindaco Enrico Faccenda ha lavorato con impegno, sottotraccia, in questi mesi: per generare questo giusto contraltare a quella che era stata a suo tempo la tappa “al di là del Tanaro”, la crono tra Barbaresco e Barolo dai sapori Unesco. Il Roero si aspettava, prima o poi, un’analoga considerazione: ma occorreva provarci. Pedalando, appunto: ma sottotraccia, senza rivelare niente sino all’ultimo -o quasi- per ragioni non solo scaramantiche ma anche per le doverose indicazioni impartite dall’entourage centrale.

La tappa Biella-Canale

«Il fatto che tutto ciò accada a maggio – dice il sindaco, che non nasconde la sua felicità per questo riconoscimento – può essere letto anche nella luce della rinascita che desideriamo tutti, dopo questi mesi difficili». E c’è anche qualche dettaglio, per il percorso: che dovrebbe transitare da Guarene, Castagnito, Vezza d’Alba e allargarsi anche a Monteu: insomma, una “cosa di famiglia” roerina, in cui Canale si pone in testa alla colonna.

Sarà anche un modo per cercare di spezzare il gruppo dei corridori, per una tappa che la Gazzetta dello Sport ha già definito “da finisseur”: forse -ma si saprà solo all’ultimo, ogni giorno di gara ha la sua storia- non sarà un arrivo in volata, sulla linea finale che dovrebbe piazzarsi in viale del pesco, in leggero declivio, proprio ai piedi della collina di Mombirone. Meglio, anche per ragioni paesaggistiche: sarà una bella vetrina.

«E’ una notizia grandiosa», commentano dal municipio, in un momento di comprensibile euforia, per voce del vice sindaco Gianni Gallino che ricopre anche la delega alle manifestazioni. «Per un giorno, ci troveremo al centro del mondo: è un’espressione di sport, vitalità e visibilità per cui dovremo farci trovare tutti uniti».

Si è lavorato in silenzio, dicevamo. Anche perché “questa” terza tappa, in partenza da Biella, doveva portare molto più in là: nei Colli Tortonesi, sulle strade di Fausto Coppi. Lo rivela Piero Sacchetto, patron di quello che per 15 anni è stato il Gran Premio del Roero per la categoria juniores di ciclismo: cui spetta senza dubbio un po’ del merito per questo risultato. Se non altro, per aver coltivato il pedigree roerino e canalese “sulle due ruote”, in una gara in cui sono passati molti giovani ciclisti che poi si sono affermati a livello mondiale (chiedete a Kwiatkowski, ad esempio).

Il primo cittadino lo ha voluto al suo fianco, Sacchetto: così come l’amico di una vita come Bruno Barbero, in quello che diverrà ora il Comitato di Tappa. In cui molto probabilmente saranno della partita anche il senatore Marco Perosino -che di bici e Roero ne ha fatto due bandiere- e Marco Gandolfo, leader dei Roero Bikers, creatore di un altro grande evento ciclistico su mountain bike come la Gran Fondo Roerocche.

E’ fuori discussione come il parere di Sacchetto sarà più che importante: «Spero di vedere qualcuno dei ciclisti che sono passati qui, da juniores, nel “nostro” Gp: credo che molti si ricorderanno il percorso». E segmenti come le salita di Valpone Vecchio, tagliente, quasi un “muro” delle Classiche del Nord come ebbe a dire Beppe Conti, il top del ciclogiornalismo italiano e profondo conoscitore del nostro territorio.

Curioso che tutto ciò avvenga nei giorni in cui Canale ha sciolto la convenzione di segreteria con San Damiano d’Asti: che due anni fa pareva vicinissima ad essere città-tappa del Giro, e poi scartata quasi sulla linea del traguardo. Un incrocio di destini: come cantava De Gregori, nella canzone “Il bandito e il campione” su Costante Girardengo. La bici centra sempre: del resto, siamo nell’area che si è inventata il Roero Bike Tour, l’autostrada verde di sentieri che collegano tutti i paesi.

E ora che si è voluta la bici, con tutto il “circo rosa”, si pedalerà: «Sicuramente – aggiungono Faccenda e Gallino – non mancheranno eventi e iniziative collegate a questo storico giorno. Ci daremo da fare, da subito».

Paolo Destefanis