Saluzzo, volontari di Protezione Civile alla stazione dei bus per assistere i pendolari contro il COVID

I compiti dell'associazione sono di supervisione e assistenza verso gli studenti nell'uso della mascherina e sugli assembramenti

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Supervisione, assistenza, spiegazione. Sono i compiti che i volontari di Protezione civile
dell’Associazione nazionale carabinieri, coordinati dall’Ufficio tecnico del Comune di Saluzzo, svolgono da alcuni giorni dalle 7,30 alle 8 dalla stazione dei bus «Ati» in via Circonvallazione, per diminuire il rischio di assembramenti degli studenti pendolari delle Superiori che da lunedì (18 gennaio) sono tornati in classe ed evitare comportamenti che permettano la diffusione del Covid, come mascherine indossate male. Gli interventi proseguiranno almeno tutta la prossima settimana.

Il presidio alle fermate dei pullman era stato proposto a tutti i Comuni sedi di scuole secondarie durante riunioni in Provincia, ad inizio gennaio.

«Giriamo nella stazione all’arrivo dei mezzi – dice Bruno Boschetti della sezione di Saluzzo
dell”Anc” – e nelle strade vicine dove passano ragazzi e ragazze diretti verso gli istituti in
centro. Invitiamo chi ha la mascherina messa male a portarla nel modo corretto, ci avviciniamo se vediamo che si sta formando un assembramento, chiediamo a chi sta fumando di farlo allontanandosi dagli amici. Le risposte sono positive. Ci pare che tutti collaborino e che tutti abbiano capito l’importanza di rispettare le regole contro il Coronavirus e il nostro ruolo di supervisione».

Oltre ai volontari di Protezione civile, sono “in strada” dalla stazione dei bus in questi giorni
anche gli educatori del progetto comunale «Approssimazioni» per agganciare e dare voce
agli studenti e ai loro bisogni e per supportarli.

«Ci sembrava importante – dice l’assessore comunale Andrea Momberto – che i nostri
educatori fossero presenti per incontrare ragazzi e ragazze anche in questi momenti di
passaggio dai bus alla scuola, occasione utile anche per fornire eventuali spiegazioni o
mediazioni, se ne sorgesse la necessità».

«Dopo queste prime uscite – conferma l’educatrice Michela Bertorello – emerge come l’arrivo dei pendolari a Saluzzo dai Comuni vicini non stia facendo nascere particolari criticità. I giovani, nella stragrande maggioranza dei casi, si dimostrano prudenti e rispettosi delle regole. Ci interessa essere presenti ed ascoltare la voce di questi giovani, in questi giorni particolari e in queste situazioni più delicate».