Bolle di magia è una danza che ci unisce

Il ballerino nato a Casale Monferrato ottiene nuovi consensi in tutto il mondo

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È stato di nuovo lui, Roberto Bolle, per il quarto anno consecutivo, il protagonista del Capodanno in onda su Rai Uno, con il programma “Dan­za con me”. Anche in tempi di restrizioni e rinvii, è stato un appuntamento im­man­cabile.
Questa volta, però, il magnifico ballerino ha portato an­che una sorpresa speciale ai suoi spettatori: Vasco Rossi, che da 15 anni non appariva in tv, è stato suo ospite e ha presentato la sua nuova fatica, “Una canzone d’amore but­­­tata via”. E sulle note di Vasco si è sviluppata speciale una co­reografia nello scenario del Labo­ratorio Ansaldo del Tea­tro alla Scala: qui Bolle, assieme a Virna Toppi, prima ballerina del Tea­tro di Milano, con Agne­se Di Cle­mente e Gioac­chi­no Sta­race, ha ballato in un incontro di passi a due, mo­menti corali e assoli per raccontare l’amore in ogni sua forma.
Roberto Bolle, primo ballerino al mondo a essere contem­po­raneamente “étoile” del Te­a­­tro alla Scala di Milano e “principal dancer” dell’Ame­rican Ballet Theatre di New York, non ha nascosto l’amarezza di un periodo complicato per tutti: «È stato molto difficile quest’anno e questo show è stato un grande dono: sapevamo quando avremmo iniziato ma non se saremmo riusciti a portarlo a termine». La sua è una voce autorevole per rappresentare la crisi del mondo dello spettacolo in generale. «Quello che posso fare lo faccio, moltiplico ap­pelli. Il mondo dello spettacolo è penalizzato, tanti lavoratori che stanno sul palcoscenico e dietro le quinte non lavorano. Purtroppo, per interi settori lavorativi, c’è questo problema. Tutti gli spettacoli sono stati cancellati, la mia fortuna è avere una produzione televisiva».
Una carriera costellata di successi, quella di Ro­ber­to Bolle, iniziata quando, giovanissimo, è diventato pri­mo ballerino alla Scala. Da al­lora comincia anche a danzare all’estero e ha l’opportunità di esibirsi al Royal Ballet di Londra, al Balletto Nazionale Canadese, a quello di Stoc­carda e gira i teatri di numerose città eu­ropee. Si è esibito davanti alle personalità più prestigiose: ha ricevuto gli applausi di Vladimir Putin al Teatro Boshoi di Mosca, quelli della regina inglese Elisabetta II a Buckingham Palace, ha avu­to partner di assoluta bravura come Ambra Vallo, Carla Fracci, Alessandra Ferri ed Eleonora Ab­ba­gnato.
Nella vita privata è riservatissimo, ma il gossip lo insegue e rivela i suoi amori: l’ultimo, secondo Dagospia, il de­signer di moda olandese Da­niel Lee. L’estate scorsa so­­no stati paparazzati insieme durante un weekend ro­mantico trascorso a Venezia.
Per arrivare dove è arrivato, Bolle ha superato anche mo­menti difficili. Li ha raccontati lui stesso, ricordando gli inizi alla Scala, dove entrò ad appena 12 anni. «Più che le lezioni, mi pesavano le at­tese e la solitudine. Avevo una stanza nell’appartamento di un’anziana si­gno­ra do­ve mi rinchiudevo per studiare. Mi mancavano i miei ge­nitori, passavo molto tem­po a piangere».
Nel corso della carriera, poi, i momenti di grande arte lo hanno ripagato di tutti gli sforzi fatti. Per esempio, la col­laborazione con Fai, quan­do nel 2007 ha portato la danza su luoghi storici e straordinari del patrimonio italiano.
Ha danzato in quell’occasione nella cornice del Colosseo, ad Agrigento nella Valle dei Templi, al Giardino Boboli di Firenze, nello scenario affascinante del Teatro antico di Taormina, al Castello di Fé­nis in Valle d’Aosta, al centro di Piazza San Marco a Ve­nezia e di nuovo a Roma, alle Terme di Caracalla. Tra tutti questi luoghi del cuore, però, ce n’è uno che Bolle considera prediletto: la Chiesa di San Michele in Insula, a Trino Vercellese.
Le città a cui è più legato sono due: Milano e New York, do­ve si è affermato come professionista della danza.
Ama intensamente la metropoli americana per l’energia che sa trasmettere e perché «ac­coglie tutti bene, quando ci vado sento di farne parte. Ho amici con cui condivido esperienze ormai da tanti anni, da quando ho cominciato a interagire con l’American Ballet. New York è ormai diventata la mia seconda casa».
Riservato e gentile, Roberto Bolle è estremamente apprezzato dal pubblico internazionale. Il suo fisico scolpito e le sue movenze fluide, negli an­ni, hanno saputo conquistare proprio tutti.