Fossano vieta il pallone in strada sopra gli 8 anni. Tallone: “Logica di buon senso”. Cortese: “Idea repressiva”

Continua a far discutere questa norma. Tallone: "Le regole sono scritte anche sul cartello all'entrata dei parchi". Cortese: "Si ha un effetto negativo sulla Città"

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Negli ultimi giorni ha fatto notizia il regolamento della polizia urbana e approvato dalla maggioranza a Fossano: “Vietato giocare a pallone a chi ha più di 8 anni”. L’articolo 25 del regolamento di Polizia Urbana recita: “Il gioco del pallone nei parchi, giardini o aree pubbliche o aperte al pubblico è consentito ai bambini di età non superiore a 8 anni (eccezione fatta per il proprio accompagnatore), fatte salve le aree debitamente destinate/autorizzate a tale fine”.

È vietato giocare a pallone dove ci sono le giostrine nei parchi comunali” – spiega il Primo Cittadino fossanese Dario Tallone – “Ad esempio il parco che si trova vicino Piazza d’Armi è attrezzato per i giochi dei più piccoli e dei più grandi. Per le strade è vietato fare schiamazzi dopo le ore 22 (come recita sempre l’articolo 25 del regolamento) ed è logica di buon senso di una città normale; questi sono tempi diversi e non ha senso giocare per strada. All’ingresso del parco c’è il cartello con le regole da rispettare. Questo è un regolamento uguale a quello approvato dalla giunta del centrosinistra di qualche anno fa, noi lo abbiamo solo leggermente modificato”.

Già in passato il Sindaco Tallone era stato attaccato per aver chiuso le fontanelle: “La fontanella la utilizzi per lavare le mani in estate e non per fare il bidet o lavare i propri panni, tutte queste cose sono scritte nel regolamento”. Un’altra problematica è la vendita di penne per beneficenza, da parte di associazioni varie: “I commercianti in Via Roma sono molto infastiditi e mi hanno chiesto più volte se si può fare qualcosa, perché questi ragazzi invitando le persone a comprare le penne per beneficenza, fanno sì che la gente non entri più nei negozi; le associazioni devono avere l’autorizzazione per sostare in un determinato punto, senza andare su e giù per le vie della città, perché altrimenti scatta la multa”.

Arriva anche dal gruppo di opposizione il pensiero su questa vicenda: “Questa regolamento risponde ad un’idea repressiva di ordine, non un’idea di fiducia, responsabilità e crescita civica. Ma specialmente non rispetta il diritto al gioco dei bambini: denota una mentalità vecchia, che mostra i muscoli con i più deboli” – spiega Paolo Cortese – “Se i giornali Nazionali ne parlano, una ragione ci dovrà pur essere. Un bambino di 9 anni che calcia la palla in un’area verde rischia una sanzione di 500 euro, questo dice tutto. Sono misure che non aiutano a crescere e non disegnano di certo la Città che portiamo in cuore in più l’adozione del regolamento non farà d’incanto svanire i casi di maleducazione (che già oggi potrebbero essere sanzionati, a norma vigente). Una misura del tutto improvvida che sta avendo un effetto negativo sull’immagine della Città, che Fossano non credo meriti. Però non è uguale al regolamento adottato dalla Giunta passata? Le giunte non adottano i regolamenti. Sono competenza del Consiglio. Esaminammo in passato una bozza simile di regolamento, ma non ci convinse per nulla. Difatti non ebbe futuro”.