La Regione Piemonte ha presentato il “Piano Scuola Sicura”: ecco i punti cardine

Tamponi per gli studenti di 2°/3° media e per i docenti e personale ATA su base volontaria

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Questa mattina si è svolta la conferenza stampa sul “Piano scuola sicura” tenuta dall’Assessore all’Istruzione Elena Chiorino, dal Dott. Presti e dal Prof. Costa.

Il progetto “Scuola Sicura” si basa su quattro pilastri: screening preventivo per tutti gli insegnanti e personale ATA, test monitoraggio per gli studenti delle 2°/3° medie, progetti territoriali personalizzati e percorsi dedicati per la scuola nei SISP.

“Vogliamo che tutti il personale scolastico e i docenti possano rientrare a scuola nella maggior sicurezza possibile, sperando che sia in presenza”- esordisce l’Assessore all’Istruzione Chiarino – “I ragazzi delle 2°/3° medie sono 75 mila e, su base volontaria, verranno fatti circa 18 mila tamponi alla settimana, distribuiti nei 70 hotspot sparsi per la Regione. Prevediamo che ci sia un’adesione di circa il 70%. Per questa iniziativa verranno presi in considerazione i referenti Covid. Per i docenti e il personale ATA di ogni ordine e grado, dal 4 gennaio al 31 marzo ci saranno delle corsie dedicate al mondo della scuola in cui, tramite il medico di base, si potrà prenotare il tampone; in totale il personale è composto da 83 mila unità e la spesa prevista è di 7 milioni di euro, da parte della Regione Piemonte. Per i docenti non residenti in Piemonte è prevista una corsia dedicata tramite il SISP. Siamo convinti che la scuola possa ripartire in presenza per il bene dei docenti e degli studenti”.

“Questo progetto si basa su una solida collaborazione tra i sindacati, docenti e i medici di base” – spiega il Dott. Presti – “Dal 4 gennaio partirà lo screening volontario e verranno utilizzati entrambi i tamponi: tampone rapido e tampone molecolare. Lo screening modulare cluster è basato su sottogruppi di classe (pari al 25% della classe) in cui ogni settimana lo studente si recherà all’hotspot; una volta raggiunto il 25% della classe, chiediamo la collaborazione dei genitori a portare una volta al mese, il proprio figlio/a all’hotspot ad effettuare il tampone. Prevediamo un’adesione intorno al 70%. Tutto questo viene fatto per prevenire il contagio nelle scuole. Infine, nelle scuole saranno i referenti Covid a prendere i nominativi di chi vorrà fare il tampone, in modo da non sovraccaricare i medici di base”.

“Si spera che quando riapriranno le scuole, i contagi da 600/700/800 come sta avvenendo in questo periodo, scendano a 200 al giorno, in modo da facilitarne il tracciamento” – spiega il Prof. Costa – “Per avere una sicurezza maggiore all’interno delle scuole è previsto l’alternarsi della scuola in presenza con la DAD parziale (50% e 75%). Dopo la prima tornata di controlli di questo progetto, valuteremo se tutto ha funzionato per il meglio e cosa ci sarà da migliorare”.