Al via #salviamolosport, il grido d’allarme delle società sportive

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Sono 245 i club di cui si fa portavoce il Comitato 4.0, ovvero quelli appartenenti alla Lega Pro, alla Lega Basket Serie A, alla Lega Nazionale Pallacanestro, alla Lega Pallavolo Serie A e alla Lega Pallavolo Serie A Femminile. Quello in arrivo sarà per tutti il Natale più buio dello sport italiano, se il governo non interverrà con aiuti concreti. Lo sport italiano, lo sport dei territori, le Leghe e i Club che rappresentano il cuore del movimento sono in seria difficoltà.

A differenza di quanto accaduto in Germania, Gran Bretagna e Francia, in Italia lo sport non ha beneficiato di aiuti pubblici. Nel resto d’Europa è stato riconosciuto lo stato di sofferenza delle società sportive che, nonostante le crescenti difficoltà economiche, stanno portando avanti i propri campionati svolgendo anche in questa situazione un’importante funzione sociale. In Italia questo non è accaduto.

Intanto però, tra costi sanitari aggiuntivi per tamponi e “bolle” e mancati ricavi da botteghino a causa della prolungata chiusura di stadi e palazzetti – che a causa della pandemia di Covid-19 potrebbe protrarsi per l’intera stagione – decine di club rischiano di dover chiudere i battenti, mandando in rovina patrimoni sportivi, sociali e territoriali costruiti in decenni di attività.

Il Ministro Spadafora, il Ministro Gualtieri e gli esponenti parlamentari hanno ricevuto un pacchetto di proposte che contiene misure di alleggerimento fiscale, un fondo perduto per far fronte alle spese sanitarie, finanziamenti erogati dall’Istituto per il Credito Sportivo garantiti a livello centrale per le esigenze di liquidità. I club si appellano al governo perché venga concessa il prima possibile una qualche forma di ristoro.

Finora per queste realtà che non possono fare affidamento su cospicui ricavi televisivi, il governo ha provveduto a varare una legge che riconosce un credito d’imposta del 50% sulle sponsorizzazioni. Ma la mancata approvazione del decreto attuativo, chiamato a risolvere anche alcune incertezze interpretative, ha creato un’impasse che sta depotenziando, se non vanificando, l’efficacia dell’intervento. Nella stagione sportiva 2020/2021 i ricavi da sponsorizzazione si sono ridotti di almeno un terzo rispetto alla precedente.

Il grido di allarme dei club è stato raccolto dal Comitato 4.0 che, tramite una survey alla quale hanno partecipato il 90% delle società, ha evidenziato, da parte del 95% dei rispondenti, la necessità di un aiuto finanziario per completare la stagione sportiva in corso.

Per le società sportive si stima un fabbisogno medio pari al 42% dei ricavi della stagione sportiva 18/19, con una media di 623 mila euro a testa. Finora solo un terzo della platea ha ricevuto un sostegno statale per fronteggiare la crisi Covid-19. Ma l’ammontare medio di questi aiuti, per i club che li hanno ricevuti, copre appena il 14% di questo fabbisogno.

Bisogna agire con tempestività. L’urgenza di ricevere aiuti è espressa dalla metà dei club che stima di non poter resistere oltre gennaio con risorse proprie. I sacrifici fin qui compiuti dai proprietari non bastano più e sarebbe ancora più drammatico se si rivelassero in definitiva inutili.

L’indagine parla chiaro. Non c’è più tempo, servono azioni concrete. I club chiedono che lo sport venga salvato (#salviamolosport): a rischio ci sono migliaia di posti di lavoro tra atleti e componenti dello staff così come il ruolo sociale svolto sul territorio dai club, soprattutto a beneficio dei più giovani. Infine, rischia di venir meno il gettito fiscale di circa 23 milioni di euro generato dalle attività di queste aziende sportive.

c.s.