Il 20 novembre Palazzo Lascaris si tinge di blu per la 31^ giornata mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

0
358

In occasione del 31° anniversario dell’approvazione della Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo, la sera di venerdì 20 novembre Palazzo Lascaris s’illumina di blu. L’Assemblea regionale aderisce così all’iniziativa promossa dal Comitato provinciale Unicef di Torino che si propone di “accendere una luce” affinché i diritti fondamentali dell’Infanzia e dell’Adolescenza – tra cui quelli all’istruzione, alla salute, alle attività ricreative e alla socializzazione – tornino a essere prioritari nella pratica quotidiana e riconquistino il ruolo che spetta loro nel dibattito politico.

“Quest’anno la giornata mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza assume, a causa del Covid-19, una valenza ancora più importante – dichiara il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia –. Le problematiche che i bambini già vivevano quotidianamente sono aggravate oggi da questa terribile pandemia le cui conseguenze stanno vivendo sulla propria pelle. I bambini sono il futuro di tutti noi e devono essere al centro delle scelte attuali perché domani saranno gli uomini e le donne protagonisti della nostra società. L’attenzione ai loro diritti è fondamentale e giornate come questa sono vitali per mantenere alta l’attenzione su tutti i pericoli ai quali sono esposti, in Italia e nel mondo”.

“In questo momento storico – aggiunge la garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Ylenia Serra – è fondamentale porre al centro dell’attenzione, a ogni livello, la condizione dei minori, in particolar modo di quelli maggiormente a rischio. Pur con le limitazioni dovute all’emergenza sanitaria, è importante ricordare questa giornata con gioia e partecipazione ma anche con impegno e responsabilità, perché la miglior tutela dei nostri bambini e ragazzi può attuarsi solo attraverso un dialogo costante, diventando testimoni credibili e promotori di una cultura consapevole e attenta”.

comunicato stampa