Confagricoltura Piemonte: a colpi di deroghe si impedisce l’attuazione del decreto etichettatura su prosciutti e salumi

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A colpi di deroghe si sta impedendo sul nascere l’obbligo di indicare nelle etichette di salumi, prosciutti e preparati l’origine delle carni suine.

Lo denuncia Confagricoltura in relazione al decreto interministeriale 6 agosto 2020 – entrato in vigore in questi giorni – che obbliga a indicare in etichetta i Paesi di nascita, allevamento e macellazione dei capi. “Con la motivazione delle difficoltà legate all’emergenza sanitaria, i macelli vorrebbero impedire, almeno fino a fine gennaio 2021, la messa in atto di un provvedimento che rappresenta un doveroso atto di chiarezza nei confronti del consumatore e un valore aggiunto per il comparto suinicolo, in un momento di pesante difficoltà per gli allevamenti della provincia di Cuneo a causa soprattutto dell’invasione di carni straniere sul mercato italiano”, sottolinea Roberto Barge presidente della sezione suinicola di Confagricoltura Cuneo.

Di questo e di molti altri aspetti relativi al difficile momento vissuto dal comparto si discuterà martedì 24 novembre, alle 17, all’interno di un webinar organizzato da Confagricoltura Cuneo, al quale prenderanno parte i vertici regionali e provinciali dell’organizzazione e il presidente della Federazione suinicola nazionale di Confagricoltura, Claudio Canali. In Piemonte sono attivi 2.750 allevamenti suinicoli, per un totale di circa 1.290.000 capi e la provincia che conta il maggior numero di animali è Cuneo, con circa 913.000 suini allevati in 844 stalle.