Cuneo: lezioni sotto i portici, la protesta di un’insegnante del Liceo Peano Pellico

La giovane professoressa di storia dell'arte ha deciso di manifestare così il proprio dissenso nei confronti della didattica a distanza

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Un banco sistemato sotto i portici, un pc ed alcuni cartelli che spiegano la sua scelta. Così Sara Masoero da qualche giorno ha deciso di protestare contro la decisione governativa di ripristinare la didattica a distanza. La giovane professoressa, che insegna storia dell’arte al Liceo Scientifico Classico Peano Pellico di Cuneo, svolge le lezioni da remoto dai portici di corso Giolitti. Qualche studente la segue (questa mattina ce n’erano due di fronte a lei), gli altri continuano con le lezioni da casa.

“Avrei desiderato che fossero i miei studenti a protestare per questa situazione – spiega ,- visto che non lo hanno fatto, ho deciso di partire io in prima persona. La didattica a distanza è un surrogato che può andare bene per un mese, poi diventa alienante. La didattica in presenza è fondamentale, da remoto manca il contatto, non sai quanto veramente passi di quello che stai spiegando. I rischi di contagio? La scuola è un luogo sicuro. Questa estate è stato fatto molto per adattarsi alle misure, che sono sempre state rispettate. Il problema non è la scuola, ma sono i trasporti e gli assembramenti davanti ai mezzi di trasporto. Io credo che con un potenziamento dei trasporti, con ingressi scaglionati e orari prolungati si potrebbe cercare di tornare alle lezioni in presenza. Penso che sia un dovere di tutti, non solo del Governo”.

Di certo lei andrà avanti con questa sua protesta: “Qui sotto i portici sono al riparo da pioggia o neve, non mi fermerò: ho preso questo impegno con me stessa e con gli studenti, andrò avanti ad oltranza finché non sarà permesso nuovamente ai ragazzi di tornare a frequentare, anche solo parzialmente, in presenza”.