CHRISTIAN MOSSINO A “TERZO TEMPO”: “Il Governo avrebbe dovuto organizzarsi meglio” (VIDEO)

Sui campionati regionali: "Dopo il 24 novembre si potrebbero immaginare alcune domeniche dedicate ai recuperi, per ripartire nel 2021"

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Ospite speciale della puntata di ieri, lunedì 26 ottobre, di Terzo tempo, il format di approfondimento sportivo di Ideawebtv.it e Rivista Idea, è stato il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Piemonte-VdA Christian Mossino, che ha avuto modo di portare il pensiero del comitato piemontese in uno scenario davvero difficile per lo sport dilettantistico italiano.

“Il Governo avrebbe potuto organizzarsi un po’ meglio, avendo tanti mesi a disposizione per pianificare un’eventuale gestione di un nuovo stop – senza giri di parole, Mossino ha riassunto le difficoltà di questi mesi nel dialogare con le istituzioni italiane – Purtroppo, credo che se ci fossimo dovuti confrontare con persone più competenti sulle tematiche sportive che si trovano a dover gestire, sarebbe stato più semplice. Ad esempio, sugli allenamenti, è stata fatta tanta confusione, a partire dal fatto che già sette giorni fa si è palesata l’incertezza sulle categorie giovanili presenti in Italia. Insomma, non è facile in questo contesto”.

Il presidente ha però battuto più volte, in particolare, sulle conseguenze economiche di questa situazione: “Per il calcio, ma più in generale per tutto il mondo sportivo, in particolare dilettantistico, è una vera mattonata. Consideriamo anche che molte società avevano, a spese proprie, adeguato le proprie attività per poter andare avanti. Ora, oltre a questi costi, dovranno fronteggiare un nuovo stop. Ecco perchè mi sto già attivando per prendere subito delle misure finanziare che possono aiutare le società. Che cosa avrei fatto io, ad esempio? Avrei previsto degli aiuti economici per fare i tamponi brevi settimanalmente, che hanno un costo di 7-8 euro a tesserato, così da poter giocare se non c’erano casi, senza generare una confusione infinita. Lo sport deve essere aiutato e deve andare avanti, perchè non è un aspetto secondario, ma un elemento cruciale nella nostra vita”.

Sugli scenari che si prospettano in queste settimane, invece, un unico obiettivo: “Le società hanno bisogno di risposte economiche, organizzative e sanitarie. E’ importante, ad esempio, che dalle Asl sia fatta chiarezza su come ogni singola squadra deve comportarsi se un giocatore è positivo o più semplicemente presenta sintomi. Stiamo già lavorando, poi, per fare delle riflessioni nel più breve tempo possibile sia a livello economico, per dare degli aiuti finanziari alle società, sia a livello organizzativo, per immaginare soluzioni per i campionati se il problema dovesse perdurare. Non sarà facile, ma sappiamo che al momento la chiarezza è fondamentale”.

In questo, un aiuto importantissimo potrebbe arrivare ancora una volta dalla Regione Piemonte: “Bisogna dare atto che il presidente Cirio e i suoi collaboratori sono stati molto aperti al dialogo in questi mesi. Pur non partendo sempre da punti di vista analoghi, come è normale che sia, abbiamo sempre trovato un interlocutore disponibile, che è stato anche tra i primi ad elargire dei fondi a disposizione delle società sportive, come da noi richiesto già in primavera”.

Infine, le prospettive “sportive” legate ai campionati: “Che ne sarà dopo il 24 novembre? Dire che tutto riprenderà, è davvero difficile. Posso solo dire che qualunque decisione prenderemo, sarà in primis ad interesse della salute delle persone, quindi ad interesse delle società e dei tesserati. Forse sarà più fattibile immaginare le settimane di dicembre come occasione per smaltire i recuperi, per poi riprendere con il 2021, se tutto andrà per il meglio. Daremo comunque una risposta a breve alle società, per consentire loro di organizzarsi”.