Coronavirus: a Bra sono 196 i positivi

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Come indicato dalla mappa della Regione sull’andamento del contagio in Piemonte (ultimo aggiornamento 22/10 ore 18.30), sono 196 i domiciliati a Bra attualmente positivi al coronavirus.

Si ricorda che sul territorio di Bra è in vigore l’ordinanza n. 214/2020 firmata dal sindaco Gianni Fogliato, che introduce ulteriori misure a tutela della salute pubblica, visto l’andamento epidemiologico in città. L’ordinanza regolamenta attività e situazioni in cui è maggiormente diffuso il rischio di assembramenti e prevede anche, tra le varie disposizioni, il divieto di feste ed aggregazioni su suolo pubblico sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre, in occasione della ricorrenza di Halloween. E’ fortemente raccomandato evitare di organizzare feste private e, come da normativa nazionale, ricevere persone non conviventi in numero superiore a sei.

L’ordinanza sindacale è in vigore fino al 13 novembre 2020 compreso. Dove non diversamente specificato, restano valide le disposizioni contenute nel Dpcm del 18 ottobre 2020 e nella normativa nazionale, anche relativamente all’uso delle mascherine, obbligatorie in tutti i luoghi all’aperto e in quelli al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i casi in cui non sia possibile garantire il mantenimento della distanza di sicurezza.

Il mancato rispetto delle misure di contenimento comporta l’irrogazione di una sanzione amministrativa.

“I dati continuano a fornirci un quadro serio della situazione e non possiamo sottovalutarli – commenta il sindaco Gianni Fogliato –. Tuttavia all’ultima data di rilevazione della piattaforma regionale, tra i 196 positivi, registriamo una decina di persone che risultano dichiarate guarite dall’Asl in base alla nuova normativa. Ma non dobbiamo guardare soltanto i numeri: ancora una volta sono a chiedere il rispetto delle regole e delle norme previste dai Decreti ministeriali e dalle ordinanze della Regione e del Comune, ma soprattutto chiedo a tutti di limitare gli spostamenti non indispensabili e di rinunciare, almeno temporaneamente, ai momenti di aggregazione a scopo ludico o ricreativo, anche una semplice partita a bocce all’aperto non è consentita. Dobbiamo proteggere le fasce più fragili di popolazione e dobbiamo farlo tutti insieme. Invito gli esercenti, i baristi e i ristoratori a far rispettare il metro di distanza e agli stessi avventori e clienti di negozi e locali a chiedere che questo provvedimento sia attuato sempre correttamente. Ai giovani chiedo di non formare “capannelli” per strada quando i locali sono chiusi, per la difesa della salute propria e dei nostri cari”.

c.s.