Il saluzzese Andrea Rubiolo passa il corso da DS Professionista a Coverciano: “Grande soddisfazione!”

0
917

Tre promozioni, una Coppa Piemonte ed una Coppa Italia conquistate in nove anni, divise tra le maglie di Musiello Saluzzo e Pinerolo, sono il bottino sportivo del saluzzese Andrea Rubiolo che, approdato all’A.S. Roma SpA, sta vivendo una seconda fase della propria crescita professionale.

L’ex storico Direttore Sportivo del Musiello Saluzzo, società nella quale Rubiolo ha operato per svariate stagioni, ha infatti centrato un prestigioso obiettivo personale pochi giorni fa quando a Coverciano, nel tempio del calcio italiano, è stato proclamato Direttore Sportivo Professionista.

Un traguardo importante per il dirigente classe 1986, che da tre anni si occupa della Segreteria sportiva del sodalizio giallorosso del neo Presidente Dan Friedkin, concluso con una lusinghiera votazione di 102/110 presentando una tesi decisamente inerente alla propria esperienza dal titolo “Mercato Femminile – Difficoltà Normative ed importanza del vivaio”.

Un percorso iniziato prima del lockdown e vissuto insieme a volti nomi del calcio italiano ed internazionale come gli ex calciatori Nicolas Burdisso, Stefano Sorrentino e Gianni Munari oltre a molti altri professionisti del pallone nostrano.

Con l’autorizzazione dell’A.S. Roma, che si ringrazia per la disponibilità, Ideawebtv.it ha contattato Andrea Rubiolo per una chiacchierata ad ampio spettro tra passato, presente e futuro.

Andrea, dopo anni di lavoro è arrivato quest’importante titolo: quali sono le prime sensazioni dopo averlo raggiunto?

“Sicuramente è una soddisfazione enorme. Questo corso è stato un chiodo fisso per me sin dai primi passi mossi nel mondo del calcio dilettantistico. E’ stata un’esperienza molto stressante per l’atipica durata di sette mesi causa Covid-19, ma allo stesso tempo ho avuto il grande piacere di condividerla con colleghi di altissimo spessore sia professionale che umano. Diciamo che aspettarlo per così tanti anni ne è valsa la pena.”.

Dal Musiello Saluzzo all’A.S. Roma, seppur con ruoli diversi: come valuti la tua crescita professionale in questi ultimi anni?

“E’ stata una crescita non semplice perché nessuno mi ha regalato nulla e questa è una delle cose delle quali vado più fiero. Il fatto di poter lavorare, dopo anni di gavetta, per una Società come l’A.S. Roma è un motivo di grande orgoglio, ma che non sarebbe mai stata possibile senza le esperienze vissute precedentemente.”.

Hai fatto parte dell’epoca d’oro del calcio femminile in provincia di Cuneo. Riesci ancora a seguire il movimento in rosa cuneese?

“Vero. Il calcio femminile in provincia di Cuneo ad un certo punto è stato veramente ad un livello alto. Il Cuneo in A, Alba e Musiello Saluzzo in vetta alla Serie B. Uno spettacolo. Tutti i giorni leggo le notizie della ‘mia’ provincia su Ideawebtv.it, ma la domenica sera un passaggio sui risultati del femminile è d’obbligo. Ho ancora molti amici ed amiche che fanno parte delle società cuneesi, faccio il tifo per loro sperando di poter rivedere qualche squadra della ‘Granda’ nei campionati nazionali.”.

Il calcio femminile nazionale, invece, sta crescendo molto: quali sono i prossimi passi ai quali assisteremo?

“Il Covid-19 ha rallentato la crescita di questa disciplina, ma certamente non l’ha fermata. Sky e TimVision stanno dando una grande visibilità al movimento e le società professionistiche stanno lavorando sempre meglio al fine di aumentare il livello del campionato italiano. Il prossimo passo sarà quello del rendere professioniste le calciatrici: un riconoscimento dovuto per questa categoria di atlete che, di fatto, già agiscono come tali.”.

Abbiamo letto sui tuoi social che questo titolo da Direttore Sportivo sarà un nuovo punto di partenza: verso quali altri obiettivi?

“Bisogna sempre cercare di alzare l’asticella, non accontentandosi per aver raggiunto un obiettivo. Il ruolo di Direttore Sportivo è molto ampio e non si può ricondurre solamente alla mera scelta del calciatore o della calciatrice giusta per la squadra. Un Direttore Sportivo completo è quello che incorpora sia la parte sportiva che quella amministrativa: il mio obiettivo è quello di crescere e di diventare un manager sportivo sempre di maggior qualità. Quanto ci metterò? Il tempo che ci vorrà, conscio del fatto che c’è ancora molto da fare”.