DPCM 13 ottobre: scongiurato lo stop ai campionati dilettantistici

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Scongiurato il temuto e, da alcuni media, paventato blocco degli sport dilettantistico. Nel DPCM del 13 ottobre, firmato nella notte dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per il contenimento dei contagi da Coronavirus, viene concessa la prosecuzione delle competizioni sportive riconosciute non solo a livello professionistico, ma anche a dilettantistico.

Si legge nel Decreto: “Lo svolgimento degli sport di contatto, come individuati con successivo provvedimento del Ministro dello Sport è consentito, da parte delle società professionistiche e, a livello sia agonistico che di base, dalle associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal CONI, dal CIP, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi“.

Vietati, come da previsione, gli sport di contatto svolti a livello amatoriale (es. il calcetto fra amici): “Sono invece vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale“.

Novità per quanto riguarda la presenza di pubblico agli eventi sportivi: “Per gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra, riconosciuti dal CONI, dal CIO e dalle rispettive federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali, è consentita la presenza di pubblico, con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori per manifestazioni sportive al’aperto e di 200 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi, esclusivamente negli impianti sportivi nei qualisia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere, con adeguati volumi e ricambi d’aria, a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia frontalmente che lateralmente, con obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e l’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie