Coronavirus a Mondovì, il sindaco Paolo Adriano: “Faccio appello al senso civico e di solidarietà”

Il primo cittadino monregalese commenta il recente aumento dei casi di COVID-19 e si rivolge alla popolazione, chiamata a piccoli sforzi per un grande risultato collettivo

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paolo adriano
Paolo Adriano

È un messaggio molto semplice quello esposto da Paolo Adriano, sindaco di Mondovì, all’indomani del’ultimo bollettino che vede la città monregalese con 18 persone positive al COVID-19. Il primo cittadino, contattato telefonicamente dalla nostra redazione, sottolinea la necessità di uno sforzo collettivo per evitare il ripetersi di situazioni spiacevoli per la cittadinanza.

“La popolazione si sta comportando nel complesso bene”, esordisce il primo cittadino, “anche se noto che tante persone non rispettano le regole. Questo è il motivo per cui un paio di settimane fa avevo emanato un’ordinanza che rendeva obbligatoria la mascherina nei luoghi di assembramento come scuole e quant’altro. 

Mi spiace dire che soprattutto gli studenti delle scuole superiori quando escono da scuola tendono a non rispettare queste regole. Per loro l’appello è alla prudenza, per evitare di cadere di nuovo nel lockdown. I dati che abbiamo sono in crescita e quindi è necessario che tutti noi pensiamo che se non facciamo la nostra parte rischiamo di ritornare indietro. 

Paolo Adriano
Paolo Adriano, sindaco di Mondovì

In tanti mi riportano e constato personalmente che tante persone si comportano come se non esistesse il Coronavirus”, continua il sindaco Paolo Adriano, “faccio appello al senso civico e al senso di solidarietà. Dobbiamo pensare che anche se mostriamo un atteggiamento spavaldo e che il virus non ci possa toccare, invece ci può toccare e lo possiamo trasmettere ad altre persone che magari possono avere dei problemi di salute o agli anziani. È importante pensare anche agli altri e non solo a noi stessi.

Si tratta anche di una questione di rispetto per chi è morto a causa di questo, per i sanitari che sono coinvolti e hanno fatto tanto sacrifici. Se pensiamo che viviamo in una società civile dobbiamo ragionare non solo per noi stessi ma anche in funzione degli altri. 

Mi sembra di dire delle banalità e mi stupisco di dover dire ancora certe cose. Ma la realtà che vediamo, che ci riferisce la Polizia Municipale la quale vede la situazione e mi ha spinto a fare l’ordinanza due settimane fa è di tante persone che non rispettano le norme di sicurezza e le distanze.

È una questione di rispetto anche per l’economia”, specifica inoltre il sindaco Paolo Adriano. “Se dovesse tornare qualche forma di lockdown, tante persone che in questo periodo si sono rimboccate le maniche rischierebbero di veder vanificati i loro sforzi. Anche i ragazzi devono rendersi conto che la nostra società è portata avanti dalla gente che lavora e che l’economia ha già subito tanti danni da questa situazione. 

Bisogna considerare che viviamo in una società e che la nostra libertà individuale termina dove inizia la libertà collettiva del comune vivere civile. Il mio vuole essere un appello al senso civico e alla solidarietà. Gli sforzi da fare sono veramente pochi, non toccarsi, mettersi la mascherina e lavarsi le mani. Non ci vengono richiesti sforzi sovrumani, ma un piccolo sforzo per un grande risultato.”