COVID-19 nelle scuole di Mondovì: parola all’assessore Luca Robaldo

Il punto con l'assessore monregalese sui recenti casi di Coronavirus all'interno degli istituti scolastici: "Al momento pochi casi, ma con 4000 studenti certe situazioni sono inevitabili"

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luca robaldo
Luca Robaldo, sindaco di Mondovì

Anche le scuole di Mondovì stanno facendo i conti con l’ondata di COVID-19 che si sta lentamente dipanando in tutta Italia. Nei giorni scorsi si sono susseguite alcune situazioni di quarantena, prima all’istituto Garelli e poi presso il liceo Vasco Beccaria Govone. Tutte le situazioni sono ormai in via di normalizzazione, con tamponi negativi per docenti e alunni dopo la positività di alcuni compagni di classe. La nostra redazione ha contattato Luca Robaldo, assessore del Comune di Mondovì con delega allo Sport, alle Politiche giovanili, all’Istruzione e alla Smart city per fare un riassunto di questa situazione.

“Il Comune di Mondovì è in contatto continuo con i dirigenti scolastici di tutti i tipi, da quelli degli istituti comprensivi fino a quelli degli istituti superiori – ha detto Robaldo -. In questo modo siamo informati in presa diretta su ciò che può eventualmente succedere. Le misure prese dagli istituti sono state buone, così come lo sono state le risposte delle strutture sanitarie. L’unica criticità è successa due giorni fa, con diverse classi di un istituto chiamate a fare i tamponi alle 8 del mattino, tutte insieme, con alcuni disagi alla circolazione. I numeri sono comunque contenuti perché stiamo parlando di 4-5 studenti. I positivi sono pochi. Tendo però a pensare che si debba parlare di ‘quando’ e non di ‘se. Mondovì ha più di 4000 studenti e quindi alcune situazioni sono inevitabili”.

Il 19 settembre il sindaco ha emesso un’ordinanza che ha reso obbligatorie le mascherine nelle zone intorno alle scuole, molto simile a quella che sta emanando la regione Piemonte – continua Luca Robaldo -, ma noto poco seguito all’indicazione. Ho avuto modo di andare a verificare alcune situazioni e se per gli istituti comprensivi l’ordinanza è rispettata, devo dire che ciò non accade per gli istituti superiori. È importante non vanificare gli sforzi fatti finora per contenere la diffusione del virus”.