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Saluzzo, il Consiglio Comunale è compatto: “Chiediamo in Regione il ripristino della linea ferroviaria”

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Con l’inizio della pandemia la linea ferrovia che collega Saluzzo alle città limitrofe, è stata sospesa dalla Regione Piemonte, rassicurando che a fine maggio avrebbe ripreso funzione, cosa che non si è verificata. La Regione ha spiegato la decisione con la poca affluenza sulla linea data dallo smart working, ed in seconda battuta la non riapertura è stata confermata per natura economica. Tutto il traffico è stato di conseguenza  spostato su due linee bus, non equiparabili alla quantità di corse ferroviarie.

Purtroppo questa situazione ha creato danni ai lavoratori pendolari, e gravi ripercussioni le ha avute anche nei confronti dei numerosi studenti, che si vedono costretti ad accalcarsi alle fermate per riuscire a trovare un posto a sedere.

Il consigliere Roberto Revelli, durante il consiglio comunale, tenutosi ieri sera, mercoledì 30 settembre, ha così ripercorso i momenti che hanno portato alla situazione attuale, chiedendo a gran voce l’unione dell’intero Consiglio, al fine di poter portare avanti una battaglia per Saluzzo, facendolo emergere, non come territorio di serie b, e non come luogo fuori dall’impero.

E’ probabile che ci sia un cambiamento dalla linea ferroviaria classica, a quella elettrificata, punto sulla quale si è esposta la Regione Piemonte, ed è proprio su questo punto che il Consiglio chiede di lavorare: “Se c’è bisogno noi andremo anche a Roma a chiederlo” continua Revelli.

Domenico Andreis, d’accordo con l’ordine del giorno, così come gli altri consiglieri della Lega, sposa la battaglia politica del territorio: “Sono disposto ad andare a coricarmi sulle rotaie, affinché  questa sia una battaglia del territorio, di Saluzzo e non di politica“.

Fulvio Bacchiorrini: “Cerchiamo l’unione piuttosto che andare sullo scontro, in questa deliberazione io voterò decisamente a favore, anche se non mi convince la motivazione di una chiusura provvisoria di una linea per una valutazione esclusivamente economica, perché Saluzzo ha delle motivazioni oggettive da portare sul territorio della Regione, ovvero l’ampia utenza che ne usufruirebbe, seconda poi è la criticità delle infrastrutture. Saluzzo non ha un collegamento diretto con le autostrade, ed il collegamento potrebbe andare a diminuire questo svantaggio, ultimo è il sistema viario carente, e noi non possiamo patire una situazione di criticità che vedono il saluzzese in termini emarginali“.

Alberto Savio: “Saluzzo non può perdere questo servizio, sia dal punto di vista dei pendolari, da quello dei turisti e da quello simbolico. Mi interessa che il consiglio comunale di Saluzzo, in maniera compatta tenti una battaglia del genere senza dividersi all’interno del Consiglio stesso, dobbiamo essere uniti. A condizione che questa riapertura però sia reale e funzionale con una vera politica sul settore ferroviario, e non due corse al giorno per dare un contentino, il mio voto sarà quindi favorevole”.

Il Sindaco Mauro Calderoni al termine degli interventi ha esternato la sua soddisfazione ed il suo orgoglio nel sedere ad un consiglio comunale che dimostra forza e compattezza: “Siamo la dimostrazione di essere un consiglio comunale maturo. Questo ordine del giorno è stato proposto praticamente su tutta la provincia di Cuneo, laddove ci siano stati tagli di questa tipologia“. A questo proposito il primo cittadino ha mosso qualche perplessità riguardo alle giustificazioni date dalla Regione Piemonte, al fine di tagliare la linea o sospenderla momentaneamente. “Esiste una progettualità della Regione Piemonte – si interroga il primo cittadino – che permetta l’intercettazione di denaro proveniente dalla comunità europea, da investire nei servizi pubblici?”.