Il soccorso della Granda si addestra in Val Susa

Il 2° alpini, il 1° artiglieria da montagna e il 32° genio guastatori protagonisti all’esercitazione “Altius Three”

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Si è conclusa sulle pareti rocciose di Caprie nel Torinese la terza edizione dell’esercitazione di soccorso alpino “Altius Three” della brigata alpina “Taurinense”, organizzata e condotta dal terzo Alpini di Pinerolo che ha visto anche la partecipazione dei Reggimenti della Granda, con il concorso delle altre unità della Brigata, unitamente a squadre del servizio piemontese del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico e della Guardia di Finanza, oltre a unità specialistiche “Speleosub” per il soccorso lacustre e agli elicotteri dell’Esercito, della Finanza e del 118. I diversi scenari di intervento hanno testato le capacità di interoperabilità tra diversi assetti che si occupano di soccorso in montagna. Tale sinergia si è concretizzata nel corso stesso dell’esercitazione, quando parte degli assetti hanno concorso alla ricerca di un escursionista disperso e ritrovato senza vita in un corso d’acqua presso Condove.

Dopo un intenso periodo di preparazione, condotto nel rispetto della attuale normativa per il contenimento del Covid-19, gli operatori delle Squadre soccorso alpino militare della Brigata alpina “Taurinense” (oltre al terzo Alpini erano presenti infatti squadre del secondo di Cuneo, del nono dell’Aquila e del primo reggimento artiglieria terrestre di Fossano) e i team del Soccorso alpino e speleologico piemontese, della Guardia di Finanza e della Protezione civile, hanno effettuato prove di interventi complessi in ambiente lacustre, in parete e in forra, mediante l’impiego di specifici mezzi e attrezzature.
Nel Lago grande di Avigliana, durante la prima fase dell’esercitazione, un mezzo cingolato BV206S7 ha effettuato un movimento anfibio sulla superficie del lago, attività necessaria per mantenere elevati i livelli addestrativi del personale al pilotaggio anfibio. Uno speciale barchino del trentaduesimo reggimento genio guastatori della “Tauri­nense”, ha quindi caricato a bordo la prima delle squadre Soccorso alpino militare, che hanno poi soccorso un disperso.
Il successivo esercizio ha visto i team “speleosub” intervenire nel soccorso di un sommozzatore in difficoltà, recuperato poi (tramite verricello) da un elicottero del 118.
Sulle pareti rocciose di Caprie si sono svolti quindi diversi tipi di esercizi, dalla parete al crepaccio profondo, simulando il recupero di infortunati tramite speciali barelle, verricelli a terra e da elicottero e ai quali è seguito un ulteriore esercizio di ricerca di disperso in “forra”, le profonde gole a pareti verticali nella quale scorre un corso d’acqua, condotta dagli specialisti del soccorso alpino e speleologico piemontese con l’ausilio degli alpini del terzo.
Un’ultima prova, prettamente militare, ha visto una squadra di soccorritori del terzo Alpini intervenire, in pieno assetto da combattimento, nel recupero di un ferito, calandosi in corda doppia e coordinando il successivo prelievo dell’infortunato mediante elicotteri del trentaquattresimo Distaccamento permanente Aves “Toro” di Venaria.
Il confronto e lo scambio di esperienze e informazioni sulle procedure tecniche, iniziato nelle precedenti edizioni della “Altius”, rappresenta un valore aggiunto che ha lo scopo di rendere le squadre di soccorso alpino militare, a disposizione di ogni Comando multifunzione, pienamente “inter-operabili”, mettendole “a sistema” con gli assetti elicotteri dell’aviazione dell’Esercito, della Guardia di Finanza e del 118.
Il Comandante delle truppe alpine, generale di Corpo d’armata Claudio Berto, ha espresso parole di orgoglio per la professionalità dimostrata nel corso dell’esercitazione e, rivolgendosi ai militari, ha condiviso con loro alcune considerazioni sull’importanza di avere sempre unità efficienti, addestrate, flessibili e specializzate che siano in grado di operare in un contesto ambientale caratterizzato dalla verticalità nonché di intervenire con brevissimo preavviso per ogni esigenza di impiego.
Alla giornata conclusiva dell’esercitazione hanno presenziato il Consigliere regionale Paolo Ruzzola, in rappresentanza del Presidente della Regione Pie­monte, il commissario straordinario regionale per il Covid-19 Vincenzo Coccolo, il presidente del Soccorso alpino e speleologico piemontese Luca Giaj, il dirigente della Protezione civile della Prefettura di Torino Gianfranco Parente e il Coman­dan­te della brigata alpina “Tauri­nense”, generale di Brigata Davi­de Scalabrin.