Calcio: ecco il protocollo aggiornato per i dilettanti. Porte aperte o chiuse?

Restano dubbi sull'effettiva presenza di pubblico alle gare ufficiali

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La FIGC, su richieste pervenute dalle componenti, ha stilato ed ufficializzato il protocollo aggiornato per la ripresa delle attività del calcio dilettantistico e giovanile (ivi compresi il calcio femminile, il futsal, il beach soccer, il calcio paralimpico e sperimentale), valido fino al 7 ottobre.

Molti i punti trattati, a partire dalla figura di riferimento e delegato per l’Attuazione del Protocollo (DAP). Il documento chiarisce in primis le norme per la modulistica: certificato di idoneità sportiva ed autocertificazione (che avrà validità 14 giorni), registro presenze, certificazioni da produrre in occasione delle gare, punibilità delle false dichiarazioni.

Atleti/e, allenatori, istruttori, dirigenti e altri operatori (il cosiddetto “gruppo squadra”) facenti parte di squadre o rappresentative partecipanti a competizioni riconosciute di interesse nazionale e internazionale dalla FIGC (segnatamente: Serie B femminile; campionati Primavera maschili e femminili; Campionati Nazionali LND; raduni e tornei delle Squadre Nazionali giovanili e delle rappresentative e squadre nazionali LND; Campionati e Tornei Giovanili Nazionali FIGC incluse loro fasi interregionali; Tornei Nazionali e Internazionali opportunamente autorizzati organizzati da società), così come gli arbitri impegnati nelle stesse, devono effettuare, prima dell’inizio dell’attività della stagione 2020/2021 (una prima volta prima del raduno pre-campionato e una seconda volta prima della prima gara ufficiale della stagione), i Test sierologici per la ricerca di anticorpi anti SARS-CoV-2 utilizzando esclusivamente metodi analitici di tipo quantitativo o comunque certificati (non sono ammessi i Test qualitativi) e, in caso di positività, tamponi nasofaringei (per Test molecolari – PCR – o test rapidi di tipo antigenico)“.

Fra gli adempimenti, la misurazione della temperatura e l’igienizzazione delle mani per ogni singolo accesso negli impianti: la FIGC raccomanda inoltre l’allestimento di un’area triage, presieduta da uno o più incaricati DAP; utilizzo ed igienizzazione degli indumenti da gioco.

Altro punto, il distanziamento negli spogliatoi e docce, nelle panchine (consentito occupare i posti disponibili a condizione che tutti i membri delle squadre, atleti/e e staff, indossino obbligatoriamente la mascherina), nelle altre aree comuni dell’impianti. Inoltre, vengono definite le linee guida per mantenere il distanziamento per le trasferte di uno o più giorni.

Pulizia e sanificazione:  Tutti i luoghi e le aree dell’impianto sportivo devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni con cadenza giornaliera. La sanificazione periodica deve essere certificata dall’impresa di pulizie che l’ha effettuata o dalla società sportiva che ne ha incaricato l’esecuzione.

Tema delicato e discusso, il più sentito, quello sulla presenza del pubblico. Stando al protocollo, si dovrebbe giocare a porte chiuse, eppure restano dubbi di interpretazione su più fattori: Al momento (fino a tutto il 7 ottobre 2020) la partecipazione del pubblico è consentita, su tutto il territorio nazionale, nel rispetto delle disposizioni previste dal DPCM 7 agosto 2020 e successive proroghe e/o modificazioni – art. 1, comma e) – per i soli “singoli eventi sportivi di minore entità” (es. singole gare o tornei amichevoli). – si legge – In tutti i casi, l’organizzatore dovrà assicurare il rispetto della capienza massima autorizzata, garantendo sempre la preassegnazione del posto a sedere, il distanziamento di almeno 1 metro sia frontalmente sia lateralmente ed evitando ogni forma di assembramento. L’uso della mascherina è sempre obbligatorio durante tutto il tempo di permanenza nella struttura, così come la misurazione della temperatura all’accesso e la registrazione delle presenze.

Ai sensi dell’art. 1, comma f), è da intendersi, al momento, esclusa la partecipazione di pubblico alle partite delle competizioni ufficiali riconosciute di interesse nazionale e regionale dalla Federazione (es. campionati ufficiali che prevedono uno sviluppo continuativo su più giornate).

Resta consentito, in ogni caso, l’accesso nell’impianto delle “persone ammesse allo stadio (oltre agli spettatori, se autorizzati)”, di cui al Protocollo, così come integrato dal  “Chiarimento FIGC” del 28 agosto 2020.

Andando a rileggere il “Chiarimento FIGC” del 28 agosto:Il numero massimo di persone ammesse nell’impianto (oltre agli spettatori, se autorizzati) dovrà in ogni caso essere commisurato alle caratteristiche dello stesso, tenendo conto ove consentito anche dell’utilizzo contemporaneo di più campi di gioco.

Ciò significa, di conseguenza, che è possibile ammettere in ciascun recinto di gioco il numero di persone consentito per la singola gara, fermo restando il numero massimo di persone previsto dal protocollo nelle aree comuni dell’impianto, che deve essere comunque sempre limitato alle figure strettamente necessarie previste per lo svolgimento delle gare. Tutto ciò al fine di poter garantire il rispetto dei parametri di sicurezza e i relativi servizi connessi all’organizzazione“.

Attendendo maggiori delucidazioni, in allegato il documento integrale

Protocollo Dilettanti 10 settembre 2020