Alti e bassi per l’Atletica Mondovì ai Campionati Italiani di Rieti

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Adele Roatta con il tecnico Augustro Griseri e Valter Cerri

Da venerdì 11 a domenica 13 lo stadio “Raul Guidaboladi” di Rieti, ha fatto da teatro per la 55ª edizione dei Campionati Italiani Allievi e Allieve. Circa 1300 atleti in rappresentanza di 274 società provenienti da tutta Italia, sono stati impegnati nelle tre giorni di gare per contendersi i 34 titoli in palio: 17 maschili e altrettanti femminili, escluse le prove di mezzofondo e marcia che saranno assegnati a Modena nella “Festa dell’Endurance” programmati per il 17 e 18 ottobre.

Sulla stessa pista che 10 anni fa aveva visto trionfare nella stessa categoria Giulia Liboà con il suo primo titolo italiano nel salto in lungo (auguri per le fresche nozze!), l’Atletica Mondovì – Acqua S Bernardo presentava al via nastri di partenza ben due atleti: Adele Roatta e Valter Cerri accompagnati dal tecnico Augusto Griseri.

Adele Roatta, impegnata venerdì pomeriggio nelle qualificazioni degli 800 metri, si è migliorata di oltre un secondo scendendo a 2’22”46, ma questo non è bastato per il passaggio del turno: la classifica finale l’ha vista piazzarsi al 37° posto. Per Adele è stato comunque un buon test in vista dei prossimi appuntamenti importanti, primo tra tutti quello di Modena dove vorrà recitare un ruolo da protagonista tra le pretendenti al podio dei 1.500 e dei 3.000 metri, distanze sicuramente a lei più congegnali.

Valter Cerri, alla sua prima esperienza ad un campionato italiano, tradito dall’emozione e da un pizzico di sfortuna, non ha saputo esprimersi sui suoi livelli incappando in due controprestazioni che lo hanno relegato nelle posizioni più basse della classifica.

Nel salto in lungo la qualificazione alla finale era ampiamente alla sua portata (6,60 metri), ma il dover centrare il salto “giusto” con solo 3 tentativi a disposizione, non ha aiutato Valter che si è trovato in difficoltà nella ritmica della rincorsa: il migliore tentativo è stato misurato a 6,21 metri, ma troppi i centimetri regalati all’asse di battuta (24°).

Nei 110 ostacoli, la sua gara è finita sulla prima barriera che è stata centrata in pieno compromettendo così la prova, conclusa per onore di firma con il crono di 16”64.

c.s.