Cuneo: circa 100 persone al flash mob contro l’ordinanza antibivacco (FOTO)

Si sono radunati sotto il Comune: "Ogni persona ha una dignità, queste azioni non risolvono i problemi, li nascondono solo"

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Un centinaio di persone ha partecipato al flash mob di Cuneo contro l’ordinanza antibivacco emessa dal sindaco Borgna. L’iniziativa, partita dai Radicali cuneesi, ha visto l’adesione del gruppo Cuneo per i Beni Comuni e di altre realtà cuneesi. La protesta si è svolta di fronte al Municipio, in via Roma, ed ha acquisito ancora più significato dopo lo sgombero del Movicentro di qualche giorno fa e le conseguenti dichiarazioni del questore Emanuele Ricifari, che ha stigmatizzato il comportamento di chi porta assistenza in quel luogo a queste persone, favorendo gli assembramenti in periodo di pandemia.

A prendere la parola per primo è stato Filippo Blengino, referente dei Radicali Italiani per la provincia di Cuneo: “Essere poveri non può essere una colpa. Questa è un’amministrazione di centro sinistra, come può decidere una cosa di questo genere? Qui si vieta di dare da mangiare alle persone, è una cosa inaccettabile”. 

Molto apprezzato l’intervento di Ugo Sturlese: “Si sta vivendo una situazione penosa e degradante per tutti i cittadini – ha detto il consigliere di Cuneo per i Beni Comuni -. L’azione della Polizia al Movicentro ha solo spostato il problema più lontano dallo sguardo della gente, ma non lo ha risolto. Questa è gente che viene qui per lavorare e per servire la nostra economia. Ogni persona ha una dignità riconosciuta, non bisogna girare la testa di fronte a queste cose. La situazione non si risolve a colpi di ordinanze. Il problema sanitario sollevato dal questore c’è, non si può negare: c’è un pericolo per loro e per tutti i cittadini. Comprendo le preoccupazione, ma rivolgo un appello a tutta la città, anche a chi ha opinioni diverse: dobbiamo risolvere il problema, da solo non si risolve. I tanti tavoli istituzionali sono solo degli scaricabarile, credo che Comune e Regione debbano darsi da fare per trovare delle soluzioni. Noi una l’abbiamo già individuata: l’area del Parco Fluviale, dove ci sarebbero gli spazi per l’accoglienza dei migranti”.

Il segretario regionale di Rifondazione Comunista Fabio Panero ha aggiunto: “Questa è una brutta pagina per Cuneo, che affonda le sue radici in una storia importante di tolleranza. In questa ricca città da anni c’è il problema delle tante persone senza casa, un problema che non si vuole vedere ma che c’è. E’ facile fare uno sgombero per prendersi consensi, ma è nascondere il problema sotto al tappeto. Le soluzioni ci sono, ma non c’è la volontà di risolvere il problema”. Infine, ha preso la parola anche Giulia Marro, in rappresentanza della Rete Minerali Clandestini, confermando che verrà allestito un sit in permanente sotto il Comune in segno di protesta.