“Lockdown” all’altezza della cerniera lampo

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Cara Alessandra, dici di scrivere da Asti, ma non c’è la data. Deve essere una lettera di molti secoli fa o da postdatare di qualche manciata di decenni, perché non mi pare possibile avere una reazione così “composta” nel 2020, quando il sesso va via come il pane o in cambio di uno smartphone nuovo.
Esagerazioni a parte, sei molto “zen” ad accogliere con questo spirito questo “lockdown” della cerniera lampo (bella definizione, devo am­metterlo). Ma a tutto c’è un limite. Va bene non andare in giro “con la bottega aperta” come diceva mio nonno, ma se sei nel mondo del commercio ogni tanto la mercanzia devi pur metterla a disposizione della clientela.

Esco fuori da ogni metafora per dire chiaramente che c’è qualcosa di poco chiaro nelle tue parole. A conclusione della tua lettera scrivi che il vostro rapporto non si concretizza «per scelta sua». Questo andrebbe approfondito: lui ha scelto di non avere rapporti con te o “subisce” questa impossibilità ad andare sino in fondo? Credo che questo faccia una bella differenza, anche per decidere come comportarti. Se c’è un problema, è giusto affrontarlo assieme; in caso contrario, sono certo che non farai fatica a trovare altri contesti in cui sia più agevole incrociare domanda e offerta.

Tradotto: al mondo non mancano ragazzi disposti a farsi carico di questa incombenza e, al netto di quelli che vorrebbero farsi carico solo di quella, rimane comunque un certo numero di tuoi coetanei con cui poter instaurare un rapporto soddisfacente da ogni punto di vista, con buona pace di chi non è mai pronto.
Al di là di quale sarà la strada che seguirai, la tua storia vien bene per ragionare su una considerazione di Paulo Coel­ho, uno scrittore-guru, il quale di solito mi “fa venire la pecola”, ma che in questo caso condivido: «Il sesso è l’arte di controllare la mancanza di controllo». Credo che il problema risieda lì, nella paura o nell’incapacità di lasciarsi andare, di mettersi nelle mani di qualcun altro, o, meglio, di un momento che può essere magico, ma anche annichilente. Per alcuni il sesso è uno sfogo, per altri un freno; per chi ne sa godere appieno, un dono.