Volano le quotazioni dei metalli preziosi, l’oro a prezzo record! L’analisi del broker ActivTrades

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Alex Pusco, CEO di ActivTrades

Tradizionalmente oro e borse si muovono con una correlazione negativa. Il lingotto tende ad apprezzarsi nelle fasi di discesa dei listini azionari, soffrendo invece le fasi di risk on, quelle in cui gli operatori preferiscono strumenti con una maggiore propensione al rischio, come appunto le azioni.

Ecco dunque la correlazione inversa, che è invece venuta meno in questo 2020, quando abbiamo assistito ad un movimento simile da parte del metallo giallo e delle borse. La ripresa dei listini azionari – dopo il crollo della prima metà di marzo – è stata accompagnata da una progressiva salita del prezzo dell’oro, che ha portato il prezzo del lingotto ai nuovi massimi storici.

Lo scenario resta altamente incerto, pertanto gli operatori hanno cercato riparo incrementando la loro esposizione sull’oro, volato con forza verso i 2.000 dollari all’oncia.

La salita del prezzo dell’oro. Grafico da piattaforma ActivTrader

Quali sono le ragioni alla base di questa salita del prezzo dell’oro? Le motivazioni che hanno innescato questo rapido rally sono numerose. In parte le possiamo in qualche maniera collegare al coronavirus ed alle conseguenze economiche che il lockdown sta portando sulle economie mondiali.

Ma le ragioni sono più profonde e sono collegate anche alle politiche fortemente espansive adottate dalle banche centrali di tutto il mondo già negli ultimi anni, poi accentuatasi negli ultimi mesi, con una significativa svalutazione del dollaro.

Va poi segnalata la grande incertezza macroeconomica legata alla diffusione del Coronavirus oltre che la volontà, da parte di grossi operatori istituzionali, di inserire nei portafogli di investimento un’attività finanziaria difensiva come l’oro.

Il lingotto tende infatti ad essere una sorta di assicurazione per chi detiene ingenti portafogli azionari visto che tende storicamente ad apprezzarsi nelle fasi di debolezza dei mercati azionari. Di fatto, quindi, costituisce una fonte di copertura (hedging) per portafogli azionari (in particolare per posizioni sul mercato azionario americano, espresse in dollari Usa).

Da un punto di vista finanziario, poi, negli ultimi mesi si è registrato un deciso incremento nella domanda di ETF aurei, situazione che ha contribuito ad alimentare la salita dei prezzi.
Storicamente, poi, l’oro tende anche ad apprezzarsi nelle fasi in cui i tassi di interesse di riferimento sono molto bassi o addirittura negativi.

Negli ultimi anni le banche centrali, infatti, sono state costrette a stampare ingenti quantitativi di denaro per sostenere l’economia, provocando una svalutazione delle diverse valute nei confronti dell’oro. Le previsioni per il prezzo dell’oro restano ancora impostate al rialzo anche se, dopo questa forte salita dei prezzi, non mancano elementi di rischio. Fra questi il maggiore potrebbe essere una frenata della domanda di oro del settore degli investimenti.

Non va dimenticata la volatilità, che amplifica i movimenti sia al rialzo che al ribasso. E possiamo senz’altro dire che la volatilità sia stata protagonista sui mercati finanziari nel corso del 2020.

Va poi segnalato come non si sia apprezzato soltanto l’oro. Anche l’argento, infatti, dopo il crollo di marzo, ha messo a segno un importante ripresa, sfruttando lo scenario positivo che ha coinvolto il comparto dei metalli preziosi.

Il metallo grigio, però, ha beneficiato anche dell’attenzione che circonda il settore “green”, in quanto una significativa parte della sua domanda proviene dal settore dei pannelli fotovoltaici.  Le quotazioni sono arrivate fino a superare i 26 dollari, prima di stabilizzarsi, almeno per il momento, fra i 24 ed i 25 dollari per oncia.

Per chi si avvicina al trading online sono dunque numerosi gli spunti operativi, ricordando di moderare la leva, vista l’alta volatilità del contesto.