Dogliani: dal 4 al 6 settembre l’edizione 2020 del Festival della Tv e dei Nuovi Media

Dopo il rinvio a maggio per la pandemia, la kermesse è pronta ad andare in scena con ospiti importanti

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Dal 4 al 6 settembre torna a Dogliani il Festival della Tv e dei Nuovi Media, uno dei festival di riferimento nel panorama nazionale che, ogni anno, richiama nelle Langhe spettatori da tutta Italia. Un Festival in cui parlare e discutere la televisione di oggi e quella del futuro, uno spazio di incontro, dibattito e approfondimento sui grandi temi della comunicazione e dei media digitali, un’occasione per il grande pubblico di incontrare i più famosi e amati protagonisti della cultura, dell’informazione e dell’intrattenimento, tutto questo, come sempre, negli splendidi scenari delle colline piemontesi dichiarate Patrimonio dell’Umanità.

Nonostante tutto, nonostante il lungo lockdown, che ha impedito di svolgere l’ormai consolidato appuntamento nel primo week-end di maggio, l’organizzazione ha deciso di esserci e di esserci dal vivo, in quella che è la dimensione che caratterizza da sempre l’ evento. Il Festival è aggregazione e partecipazione, è un luogo di riflessione, confronto, ma è anche intrattenimento e leggerezza; è, in fondo, il palinsesto dei nostri programmi ideali, la rassegna degli articoli che vorremo leggere ogni giorno, la programmazione radiofonica che meglio accompagna la nostra vita, un concentrato intenso di parole, musica e immagini da vivere insieme ai personaggi che più amiamo.

Non sarà il Festival che sarebbe stato a maggio, ovviamente non potrà essere lo stesso, non tutti quelli che avrebbero partecipato hanno potuto confermare la loro disponibilità. Ci saranno regole da rispettare per la sicurezza di tutti e la dimensione numerica dell’evento dovrà subire qualche inevitabile variazione, ma anche quest’anno ci sarà un programma ricco e di altissimo profilo.

Una serie di inevitabili correttivi si sono resi necessari per garantire la fattibilità di questa edizione, nella sicurezza e tranquillità che ancora questi tempi richiedono. Il Festival della Tv quest’anno sarà concentrato sulla piazza principale: Piazza Umberto I. Sarà una piazza a cielo aperto, senza la consueta tensostruttura che avrebbe ridotto in misura eccessiva la possibilità di partecipazione del pubblico. Le sedie saranno disposte direttamente su tutta la piazza, nel rispetto delle regole di distanziamento. Il grande palco coperto avrà un imponente maxi-schermo a led in modo da garantire a tutti la migliore visibilità.

Tra le conferme di quest’anno, è già stata anticipata la presenza della giornalista e critica televisiva Alessandra Comazzi che, insieme all’attore e conduttore Gabriele Corsi, discuterà di Radio e Tv. Il Panel Media for Future, che rappresenta uno dei momenti principali del tema generale di questa edizione, vedrà la presenza di Ermete Realacci – presidente onorario di Legambiente e presidente della Fondazione Symbola, il noto climatologo, accademico e divulgatore scientifico Luca Mercalli, Padre Enzo Fortunato – direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, Maura Latini – amministratore delegato di Coop Italia, Antonio Cianciullo – firma di Repubblica e saggista grande esperto dei temi ambientali. Anche Alessandro Borghese sarà presente a Dogliani insieme ad Angela Frenda.
A breve sui social dell’evento verranno annunciati in rapida successione gli altri volti del Festival 2020.

#Mediaforfuture è il tema del Festival della Tv e dei Nuovi Media 2020, il ruolo non più rinviabile della comunicazione e dell’informazione nel raccontare, spiegare e capire la compatibilità dei nostri modelli di vita con la disponibilità delle risorse del nostro pianeta, la sostenibilità come criterio per la nostra stessa sopravvivenza.
Si discuterà sui temi dell’ambiente e della sostenibilità: un fattore che sta diventando sempre più unificante, capace di parlare un linguaggio universale, di smuovere le coscienze, di determinare nuove forze rigeneratrici. Abbiamo oggi la forza, la capacità e gli strumenti per riprogettare un nuovo futuro, senza perderci nei catastrofismi, ma anche senza perdere più tempo.
L’Europa può ritrovare un suo elemento di comune identità, forse anche di rifondazione, nel porsi alla guida di questo nuovo umanesimo, capace di costruire un progresso di benessere per l’uomo che sia in sincronia con il mondo che ci ospita.

I Media hanno un ruolo potenzialmente decisivo nell’accompagnare, sostenere e talvolta guidare questo processo di consapevolezza. La comunicazione e l’informazione devono saper contribuire in maniera determinante a dare centralità ai temi della tutela dell’ambiente e della crescita sostenibile, abbandonare la strada semplicistica di una rincorsa scomposta ai fatti di cronaca, per una visione d’insieme, il più possibile condivisa e strutturata.

Il palcoscenico di Dogliani consente quest’anno di concentrarsi su questi temi di stretta attualità che, sempre più, sono destinati a diventare, a livello globale, il luogo di confronto sul quale misurare qualunque modello di futuro.

Dogliani sarà uno dei primissimi spazi dove riprendere il dibattito pubblico sul nostro futuro dopo la fase più acuta della pandemia, un momento anche per il mondo della comunicazione e dell’informazione per analizzare il ruolo svolto dai media in questa crisi epocale. Ne parleremo, senza filtri e con spirito costruttivo, nella consapevolezza che lo sconvolgimento che stiamo vivendo ha una diretta correlazione con un modello non più sostenibile di consumo delle risorse del pianeta.

Come sempre il tema del Festival sarà il filo conduttore dell’appuntamento, a cui si affiancheranno tanti altri argomenti e in cui si lascerà spazio ai consueti momenti di intrattenimento con gli ospiti amati dal grande pubblico.

L’Amministrazione Comunale di Dogliani afferma che “Dogliani si sta preparando per il suo primo Festival a settembre e in una formula necessariamente ripensata per un momento storico tutto nuovo. Da parte di noi amministratori, così come di tutti i doglianesi che in questi anni hanno collaborato alla riuscita di questo evento così importante, bello e di qualità, c’è entusiasmo, attenzione e voglia di proporre al meglio quanto il paese sa offrire. Accanto allo spazio che accoglie il programma degli incontri, in piazza Umberto I, stiamo lavorando per animare le vie e le piazze del centro storico, creando un contesto accogliente e piacevole, con un occhio di riguardo ai prodotti enogastronomici del territorio, affinché i visitatori possano godere in sicurezza di un appuntamento culturale e di intrattenimento unico nel suo genere”.