Calcio – “Si riprenda l’attività anche aprendo al pubblico”: la richiesta della LND

Secondo i presidenti dei Comitati Regionali e delle Province Autonome dell'area Nord è incomprensibile che sia consentito giocare negli spazi liberi e resti tutto bloccato per quanto riguarda la Figc

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I presidenti dei Comitati Regionali e delle Province Autonome dell’area Nord della Lega Nazionale Dilettanti si sono confrontati in videoconferenza per affrontare varie tematiche che interessano le società affiliate. E’ emersa la forte volontà e l’unanime richiesta di una sostanziale modifica dell’attuale protocollo della FIGC per la ripresa dell’attività calcistica, giovanile e dilettantistica, in totale sicurezza. Si chiede di modificare le norme attuali e renderle aderenti a quelle emanate dai Governi regionali e provinciali in materia, che permettono lo svolgimento degli sport di squadra e di contatto, mentre il citato protocollo della FIGC ad oggi non consente la ripresa dell’attività calcistica.

I presidenti sono consapevoli che alcune regole rimarranno invariate per garantire la salute di atleti e dirigenti, ma allo stesso tempo ritengono essenziale ripartire con l’attività sportiva, anche per sperimentare e collaudare i comportamenti da tenere nella malaugurata ipotesi, che ovviamente tutti auspicano non si verifichi, che il Covid-19 dovesse permanere anche nei prossimi mesi. I presidenti dichiarano incomprensibile ed inaccettabile il fatto che sia consentito giocare a calcio senza precauzioni da parte di ragazze e ragazzi negli spazi liberi e nei campetti sportivi delle città e dei paesi, mentre rimanga bloccata la ripresa dell’attività sportiva dilettantistica e giovanile sotto l’egida della FIGC. Di conseguenza all’unanimità i sette Presidenti dell’area Nord LND, in sintonia con il Presidente della LND Cosimo Sibilia, chiedono alla FIGC un tempestivo allentamento o annullamento del protocollo, con la ripresa del gioco del calcio anche alla presenza del pubblico con il distanziamento o la mascherina indossata dagli spettatori.

Altro argomento rispetto al quale i Comitati del Nord si sono sempre costantemente battuti, che desta molta preoccupazione e per il quale sarà eventualmente promossa la necessaria mobilitazione delle società affiliate, è la paventata eliminazione del vincolo sportivo da parte del Ministro alle Politiche Giovanili e Sport, on. Vincenzo Spadafora, attraverso la Legge di riforma dello sport italiano. Il nuovo ed attuale Statuto della FIGC ha già previsto la riduzione della durata del vincolo dagli attuali 25 anni ai 24 anni per la prossima stagione. Le società dilettantistiche necessitano ogni anno di poter disporre di un numero minimo di tesserati sicuri per poter programmare la propria attività. Come ha sottolineato anche il presidente Sibilia, in caso mancasse questa condizione molte società non riuscirebbero ad iscriversi tempestivamente ai rispettivi campionati.